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gaeta.it – Nasce a Roma il primo forum nazionale sulla formazione interforze per affrontare le sfide moderne

A Roma si è svolto il primo forum nazionale sulla formazione interforze, con l’obiettivo di sviluppare un modello operativo per affrontare le nuove sfide militari e tecnologiche

Un evento di grande rilevanza ha avuto luogo oggi a Roma, presso il Centro Alti Studi Difesa, segnando l’inizio del primo forum nazionale dedicato alla formazione interforze. Questa iniziativa mira a riunire le diverse forze armate italiane per riflettere e progettare un modello operativo adatto a fronteggiare le nuove sfide, non solo sul fronte militare, ma anche in ambiti innovativi come l’intelligenza artificiale e la lotta alla disinformazione.

Obiettivi del forum e necessità di un approccio multidisciplinare

L’incontro, promosso dal sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti, è stato pensato per creare una dottrina condivisa tra le forze armate, rispondendo così a una necessità urgente di adattarsi alle dinamiche contemporanee. “L’intento è costruire un modello interforze efficace”, ha dichiarato Rauti, evidenziando l’importanza di un’analisi globale di tutte le sfide emergenti. La formazione proposta si rivolge non solo a scenari tradizionali, ma anche a contesti in evoluzione che richiedono competenze diverse e nuove strategie.

L’approccio multidisciplinare è stato nuovamente sottolineato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha evidenziato che la formazione militare deve evolversi per abbracciare una visione più ampia, in grado di affrontare minacce che non si limitano a un solo dominio d’azione. La sua presenza, seppur virtuale a causa di impegni a Bruxelles, è stata sentita forte, confermando l’importanza di un’adeguata preparazione per le forze armate italiane.

Interventi dei capi di Stato Maggiore e il valore del capitale umano

In apertura del forum, i capi di Stato Maggiore delle forze armate hanno partecipato a una tavola rotonda, discutendo le loro prospettive sull’interforze. Il generale dell’Esercito, Carmine Masiello, ha manifestato qualche riserva sull’efficacia della collaborazione interforze, mettendo in luce l’esigenza di un maggior scambio tra le varie branche dell’esercito. “È fondamentale imparare a cedere qualcosa per un successo condiviso”, ha sottolineato, suggerendo un approccio incentrato sui giovani e sull’innovazione.

L’ammiraglio Enrico Credendino, capo di Stato Maggiore della Marina, ha concordato sull’importanza di lavorare per superare le attuali limitazioni, sottolineando che ci sono ancora molti passi da compiere. D’altra parte, il generale Luca Goretti dell’Aeronautica Militare ha messo in evidenza la necessità di un cambiamento di mentalità, affinché il personale possa affrontare in modo proattivo le sfide future. Questi interventi evidenziano un comune riconoscimento: la fondamentale importanza del capitale umano per il successo delle missioni di difesa.

L’educazione come fattore chiave delle forze armate

Anche il nuovo comandante generale dei Carabinieri, Salvatore Luongo, ha partecipato all’importante incontro, sottolineando il valore cruciale dell’educazione nell’ambito della formazione militare. Luongo ha chiarito che i carabinieri devono ricevere una preparazione che non si limiti solo all’aspetto pratico, ma che integri anche valori etici e responsabilità. È essenziale promuovere una cultura in cui i giovani siano incoraggiati a prendere decisioni coraggiose e a mettere in discussione le proprie capacità.

La giornata ha, quindi, rappresentato un momento fondamentale per il dialogo tra le varie forze armate italiane, ponendo le basi per una collaborazione futura che possa rispondere in modo efficace alle sfide complesse del mondo contemporaneo. Attraverso un’approfondita riflessione sugli obiettivi comuni, il forum ha aperto la strada verso una nuova era di formazione militare, dove la sinergia sarà la chiave per affrontare le emergenze di un panorama in continua evoluzione.

[Fonte: www.gaeta.it]

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