Soddisfatto il ministro Giorgetti: «Produzione da tutelare»
I sindacati chiedono certezze e un tavolo di verifica del piano
SUZZARA Cnh Industrial non cederà Iveco alla cinese Faw. Almeno per ora. L’interruzione della trattativa è stata confermata dall’azienda, che orbita nel gruppo Exor che fa capo alla famiglia Agnelli, spiegando che «continua a perseguire i piani esistenti in vista della separazione di queste attività nella prima parte del 2022». La notizia è stata accolta favorevolmente dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, che aveva già espresso riserve di fronte alla possibilità che la proprietà del colosso della produzione mezzi di trasporto su gomma diventasse cinese. Contemporaneamente i sindacati chiedono certezze e un tavolo per la verifica del piano di investimenti siglato nel marzo 2020.«Accogliamo con favore e valutiamo positivamente la notizia del mancato perfezionamento della trattativa tra Cnh e Faw Jiefang per la vendita di Iveco – ha detto Giorgetti – . Il governo italiano ha seguito con attenzione e attiva discrezione tutta la vicenda perché ritiene la produzione di mezzi pesanti su gomma di interesse strategico nazionale». Il Mise, ha concluso Giorgetti, è «pronto a sedersi al tavolo per intervenire per tutelare e mantenere questa produzione in Italia».A Suzzara ai 1.700 dipendenti diretti si aggiunge un 30-40% di indotto con una produzione giornaliera di 300 veicoli Daily.«Bene lo stop alla Cina – commenta a caldo la senatrice di Fd’I, eletta nel Mantovano, Isabella Rauti – perché la vendita ci preoccupava sul piano occupazionale. Ma ora serve un piano di sviluppo industriale per il settore che coinvolga tutte le imprese». –M.P.