Per la prima volta nessun eletto, spera Colaninno. Ok Dara, Volpi, Rauti e Zolezzi. Baroni verso il sì, Berardi (M5S) può farcela
di Sandro Mortari
MANTOVA. Le elezioni Politiche si chiudono per il centrosinistra mantovano con un vero e proprio disastro. Per la prima volta non avrà suoi rappresentanti alla Camera o al Senato. I tre collegi uninominali (due per Montecitorio e uno per palazzo Madama) sono stati vinti da tre esponenti del centrodestra: due della Lega, Andrea Dara, l’unico mantovano e Raffaele Volpi, bresciano e uno di Fratelli d’Italia, Isabella Rauti, romana.
Nemmeno dal listino bloccato per il collegio plurinominale arriveranno parlamentari per il centrosinistra. Se al Pd spettasse un unico seggio, questo andrebbe al cremonese Luciano Pizzetti, secondo in lista e beneficiato dall’elezione della capolista Maria Elena Boschi nel collegio uninominale di Bolzano. Dietro a Pizzetti c’è la mantovana Elena Bonetti, ma difficilmente i dem prenderanno due seggi. Nel 2013 i mantovani eletti in Parlamento furono ben otto, considerando anche quelli eletti in altre circoscrizioni: quattro Pd, uno di Centro democratico, due grillini e un leghista (Fava, poi dimessosi per fare l’assessore in Regione). In verità, un mantovano di centrosinistra ci sarà a Montecitorio: è Bruno Tabacci, che ha riconfermato il suo seggio vincendo nel collegio uninominale di Lombardia Uno. A lui potrebbe affiancarsi Pd Matteo Colaninno, che spera di essere ripescato con i resti. Qualche flebile chance anche per Zaltieri al Senato.
Si congeda mestamente dalla Camera, dove è stato per due legislature, Marco Carra (Pd), sconfitto nettamente nel collegio uninominale di Mantova dal vicesindaco leghista di Castiglione Dara. Non c’è stata partita nemmeno nel collegio di Suzzara dove Volpi, senatore uscente e braccio destro di Salvini nel radicamento del Carroccio al sud, ha avuto la meglio sul vicesindaco di Suzzara, la dem Silvia Cavalletti. Al Senato, Paolo Alli, alfiere del centrosinistra in quota ad Alleanza popolare, è stato battuto, anche lui senza appello, dalla Rauti, giornalista, figlia di Pino, fondatore di Ordine nuovo.
A rappresentare Mantova a Montecitorio sarà Alberto Zolezzi. Deputato uscente dei Cinque Stelle candidato nell’uninominale di Mantova, è riuscito a confermarsi grazie al paracadute del proporzionale (era capolista), apertosi grazie al buon successo ottenuto dal movimento nel collegio plurinominale di Mantova-Suzzara-Cremona.
Per gli altri posti (cinque al Senato e altrettanti alla Camera quelli da assegnare con il calcolo proporzionale) occorre attendere ancora i calcoli del ministero dell’Interno. Potrebbe farcela anche la grillina Maria Berardi, consigliere comunale a Castel Goffredo, seconda nel listino bloccato dietro a Zolezzi. Potrebbe approdare in parlamento pure Anna Lisa Baroni di Forza Italia, consigliere regionale uscente e coordinatrice provinciale degli azzurri, ma la conferma ancora non c’è dato che il seggio è insidiato dalla Lega che ha avuto, a livello di circoscrizione Mantova-Suzzara-Cremona, più voti rispetto al partito di Berlusconi. Se la Baroni riuscisse ad approdare a Montecitorio, per Forza Italia mantovana sarebbe la seconda volta da quando, nel 1994, contro ogni pronostico, il compianto Andrea Merlotti, sconfitto nel collegio uninominale di Suzzara, fu ripescato grazie al proporzionale. Quella volta il collegio suzzarese fu l’unico in Lombardia che il centrosinistra riuscì a vincere con Bordon, capace di opporsi all’avanzata berlusconiana. Ventiquattro anni dopo il miracolo, per il centrosinistra, non si è ripetuto.
In Senato, col proporzionale, non dovrebbe approdare alcun mantovano. Nel listino del Pd al terzo posto c’è la Zaltieri: la capolista, il ministro Fedeli, è stata eletta in un collegio uninominale e, se il Pd dovesse avere un seggio, lascerà il posto al secondo della lista, un pavese.
[Fonte: gazzettadimantova.gelocal.it]