C’era una volta un forte prima napoleonico, poi austriaco e infine dismesso nel 1992 dall’Esercito Italiano, ma ora tornato a nuova vita. Non può che iniziare come le favole l’inaugurazione, la mattina del 13 aprile, del Parco Museo Virgilio al forte di Pietole.
«Tra dieci anni questo patrimonio storico-culturale sarà una vera meraviglia, uno straordinario luogo di attrazione internazionale» è la profezia di Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale, uno che se ne intende di reti museali.
Un luogo poliedrico
E in effetti i 330mila metri quadrati di estensione dell’area e la trentina di altri edifici da riconvertire consentiranno un turismo variegato di appassionati di architettura militare, passeggiate nel verde della campagna, pedalate sulle ciclabili lungo il Mincio e sulla stessa lunga stradina di approccio al parco museo e, soprattutto, di riscoperta del grande Vate dell’antichità: Publio Virgilio Marone.
«Questo è un museo multimediale, interattivo e diffuso, ci sono tutte le premesse perché divenga un luogo fantastico» conferma Isabella Rauti, sottosegretario alla Difesa intervenuta in rappresentanza del Governo, mentre il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha inviato un video messaggio di saluti e di congratulazioni.
Ma il 13 aprile è stato soprattutto il giorno dei due artefici della favola iniziata nel 2009, la trasformazione di una struttura abbandonata e fatiscente infestata dalle erbacce in un’amena zona bucolico-virgiliana: Francesco Aporti e Alessandro Beduschi.
Dice il primo, sindaco in carica di Borgo Virgilio: «Sono emozionato e felice, perché qualcuno ci dava dei visionari e invece abbiamo realizzato questo importante progetto». Allarga la visuale il secondo, predecessore di Aporti, oggi assessore regionale all’agricoltura: «Queste per me è una soddisfazione enorme, perché è come aver riportato Virgilio a casa in una sede idonea alla modernità e alla poetica del cantore della natura e dei lavori agricoli. L’intero sistema turistico di Mantova ne beneficerà».
Il progetto
I locali sinora restituiti a nuova vita: il dormitorio della truppa divenuto museo multimediale, ideato da Marco Nereo Rotelli con la collaborazione di nove poeti per ricreare il rapporto uomo-natura; le casematte adeguate a museo con la storia del forte e museo virgiliano sono solo una porzione di un gigantesco potenziale sito dormiente in attesa di riproporsi con altri restauri. E già qualche consorzio di prodotti tipici locali sembra essere interessato per abbinare anche l’aspetto enogastronomico a quello storico-culturale.
Lo strale di Fontana
Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, nel ringraziare tutti i protagonisti di questo “Rinascimento virgiliano”, dai finanziatori come Fondazione Cariplo sino agli attori istituzionali, si è concesso uno strale politico: «In questi ultimi anni sono spesso a Mantova per inaugurazioni. Penso di aver dimostrato di avere a cuore questo territorio e risposto a chi criticava definendolo ai confini dell’impero».
Vincenzo Dalai
[Fonte: www.gazzettadimantova.it]