Oggi al Senato alla proiezione del docufilm TERRA MIA sulla Mafia; sulla storia del Comune di San Luca, nella Locride, sciolto per infiltrazioni mafiose e rimasto per sei anni senza eleggere un Sindaco ma anche luogo dell’omicidio mafioso del Brigadiere dei Carabinieri Carmine Tripodi, delitto rimasto irrisolto con l’assoluzione dei presunti assassini. Ma non solo San Luca, il docufilm si riferisce a tutte “le terre di nessuno” – quelle dove non c’è lo Stato e non ci sono le regole della democrazia – ma anche a tutti coloro che lottano contro la criminalità organizzata, le forze dell’ordine, i preti, i magistrati, i giornalisti, per il riscatto della società e dei territori e lo fanno con coraggio e passione e talvolta sacrificando anche la vita. E se esiste una storia della consorteria mafiosa esiste anche una storia della resistenza e della lotta alla criminalità organizzata, esattamente come esiste, purtroppo, una politica deviata che si piega a torbidi accordi, esiste anche una politica buona dedicata al bene comune e che si impegna per la legalità e “(…) per l’aria fresca della libertà contro il puzzo della contiguità”.
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