Percorso:

huffingtonpost.it – Meloni-Zingaretti, Calenda-Bonino, Sgarbi-Casini. Tutte le sfide tra i big nei collegi

A poche ore dalla consegna delle liste già si preannunciano alcuni duelli tra leader ed ex leader di partito. Sfiorato il derby in casa Craxi nei collegi siciliani

Ci siamo, il D-Day della presentazione delle liste di candidati a Camera e Senato è arrivato. Mancano poche ore all’orario limite – le 20 di questa sera – ma il grosso, per tutti i partiti, sembra passato. Oltre alle polemiche su delusi e paracadutati, dando un’occhiata alle liste si scorgono alcune sfide tra big nei collegi di mezzo paese. Ci sono leader di partito che si affrontano in un testa a testa all’uninominale, dove chi arriva primo “prende tutto” (cioè il seggio in palio). Altri invece si sfidano come capolista nel proporzionale cercando di trainare il proprio partito in quel collegio. Andiamo a vedere chi sono i principali sfidanti.

Partiamo dalla capitale. Qui la sfida più attesa è senz’altro quella tra l’attuale leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e il governatore del Lazio, nonché ex segretario del Pd Nicola Zingaretti, che correranno entrambi nel proporzionale come capilista. Nel collegio uninominale di Roma Centro, per un posto al Senato della Repubblica, sfida tra due ex alleati freschi di rottura: Carlo Calenda, leader del Terzo Polo, ed Emma Bonino, candidato bandiera di +Europa (coalizione di centrosinistra). Spostandoci più a Nord, a Milano il derby “sotto la Madonnina” questa volta si giocherà tra due economisti di punta delle due coalizioni avversarie: Carlo Cottarelli, ex Mr Spending Review in corsa per Pd e +Europa, e Giulio Tremonti, il presidente dell’Aspen Institute già ministro dell’Economia, per il centrodestra. Rimarranno delusi però coloro che si aspettavano uno scontro testa a testa tra i due. Cottarelli sarà in corsa come capolista al proporzionale della Camera. Tremonti all’uninominale del Senato.

Restando nella capitale economica del paese, va detto che in realtà, almeno sulla carta, nei collegi cittadini saranno candidati praticamente tutti i leader dei principali partiti. Capilista nel proporzionale di Montecitorio saranno Enrico Letta (Pd), Matteo Salvini (Lega) e Giuseppe Conte (M5s). Sfida per Palazzo Madama, anche se non frontale trattandosi di proporzionale, tra Silvio Berlusconi (Fi) e Matteo Renzi (Iv). Pochi chilometri a nord est, nella già Stalingrado d’Italia – cioè Sesto San Giovanni – si contenderanno un collegio al Senato due “figli d’arte”: per il centrodestra, l’esponente di Fdi Isabella Rauti, ex moglie di Alemanno e soprattutto figlia dell’ex “leader alternativo” dell’Msi Pino Rauti; per la coalizione guidata dal Pd, Emanuele Fiano, ebreo e figlio di Nedo, sopravvissuto ad Auschwitz.

A proposito di figli d’arte. Scongiurata, anche se in zona Cesarini, la lotta “fratricida” tra i fratelli Craxi. Le indiscrezioni di ieri parlavano di Stefania candidata per il centrodestra e Bobo per il centrosinistra nell’uninominale di Palermo (Camera). Alla fine la presidente della commissione Affari Esteri di Palazzo Madama è stata spostata a Gela (Senato). A Bologna promette scintille la sfida tra due candidati che più differenti di loro non si può: Pier Ferdinando Casini, trentanove primavere in Parlamento, sarà candidato per la seconda legislatura di fila in città in quota Partito Democratico. A fronteggiarlo per il centrodestra, il ferrarese critico dell’arte, deputato uscente e sindaco di Sutri Vittorio Sgarbi: “Me la vedrò con un fantasma” attacca il secondo. Più fair play, da parte del primo: “Benvenuto a Bologna, Vittorio. In più di quarant’anni di attività pubblica non ho mai insultato nessuno. Cosa che farà anche per il futuro. Buon lavoro e forza Bologna”.

Sfide “indirette” si consumeranno anche nell’altra grande città d’Italia. A Napoli, nello stesso plurinominale corrono il leader M5s Giuseppe Conte, la ministra del Sud Mara Carfagna e il ministro della Salute Roberto Speranza (proporzionale Camera). Nel collegio uninominale di Napoli-Centro il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, con il suo braccio destro Vincenzo Spadafora che proverà a tenere alta la bandiera del centrosinistra a Napoli-Casoria. Nel proporzionale partenopeo per un seggio al Senato anche il ministro della Cultura Dario Franceschini.

La vicina Basilicata, a sorpresa, si conferma tra le protagoniste di questa campagna elettorale. Oltre ai colpi di scena delle ultime ore – il ritiro del giovane dem Raffaele La Regina e il passaggio dei Pittella brothers ad Azione – la Lucania sarà terra di elezione anche per alcuni big non proprio lucani. La presidente del Senato Elisabetta Casellati correrà in un uninominale locale, mentre il leader della Lega Salvini sarà capolista nel proporzionale di Palazzo Madama. Anche Di Maio sarà candidato qui, con la sua lista Insieme per il Futuro, nel proporzionale della Camera. Sfida decisa all’ultimo minuto sarà quella tra due ex governatori della regione: Vito De Filippo, Pd e Marcello Pittella, Terzo Polo, si contenderanno due seggi nel proporzionale del Senato, lo stesso dove corre il Capitano leghista.

[Fonte: www.huffingtonpost.it]

Questa voce è stata pubblicata in Rassegna stampa, Rassegna stampa - Elezioni politiche 2022.