La decisione di Alessandro Savoi dopo un post di scuse. Salvini: «Ha fatto bene a dimettersi»
Prima gli insulti sessisti sui social, poi le scuse, ritenute insufficienti, e le successive dimissioni. La bufera scatenata dal post scritto dal presidente della Lega Trentino, Alessandro Savoi, dopo che Alessia Ambrosi e Katia Rossato, due consigliere provinciali, hanno lasciato il partito per passare a FdI, si conclude con una nota di dimissioni dalla carica di presidente e il commento lapidario del leader Matteo Salvini: «Ha fatto bene a dimettersi». La decisione di Savoi arriva dopo le dure critiche arrivate contro il messaggio scritto sui social che recitava: «E niente… Nella vita, come nella politica, i leoni restano leoni, i cani restano cani… E le troie restano Troie». «L’assoluta mancanza di rispetto e le gravi offese nei confronti di persone, prima ancora che colleghe, colpevoli ai suoi occhi di aver fatto una scelta politica sgradita, evidenziano un comportamento grave e imperdonabile», evidenzia Maria Cristina Caretta, deputata di Fratelli d’Italia che aggiunge: «Una cosa è la corretta dialettica politica, anche la polemica aspra, un’altra è il vile insulto che scredita e rende impresentabile solo chi lo pronuncia». Le fa eco la senatrice FdI Isabella Rauti, che parla di parole «violente e gravissime», mentre dal Pd la sentarice Valeria Valente chiosa: «Il linguaggio da lui usato non dovrebbe mai essere utilizzato, men che meno nelle istituzioni. Basta terribile sessismo». «Io sottoscritto Alessandro Savoi, presidente della Lega Salvini Trentino, con la presente rassegno le dimissioni dal ruolo di presidente del partito, onde evitare strumentalizzazioni politiche che possano recare danno alle battaglie della Lega sul territorio locale e nazionale – si legge nella lettera del consigliere provinciale del Carroccio -. Nel rassegnare le dimissioni, mi assumo la responsabilità delle mie parole, che sono il primo a riconoscere frutto di un grave errore, e formulo le mie scuse a quante si sono da esse sentite offese nella loro dignità personale, prima che politica e istituzionale». Il caso scatenato da un post, si chiude, sempre sui social, con il messaggio di una delle due consigliere interessate, Alessia Ambrosi, che scrive: «Prendo atto delle dimissioni di Alessandro Savoi dalla presidenza della Lega Trentino, e delle sue scuse, che accolgo, e che per quanto mi riguarda chiudono un incidente particolarmente spiacevole a livello sia politico sia personale».
[Fonte: mattinopadova.gelocal.it]