“Canta che ti passa” invece Fedez preferisce fare un comizio, trasformando il concertone in un festival dell’Unità vecchio stile. E, dal palco in diretta Rai3, mentre pubblicizza indirettamente la Nike indossando un cappello logato, il politico-cantante insulta, con tanto di nomi e cognomi, rappresentanti del mondo associativo pro Life, la cui unica colpa è quella di criticare il ddl Zan e l’introduzione del reato di omotransfobia. La smodata esibizione del cantante è la conferma del furore ideologico del ddl Zan e dell’intolleranza verso tutti coloro che dissentono dal ’pensiero unico”.
Lo dichiara Isabella Rauti, senatrice di Fratelli d’Italia, responsabile del Dipartimento Pari Opportunità, Famiglia e valori non negoziabili che precisa: abusando del servizio pubblico pagato da tutti noi, senza possibilità alcuna di contraddittorio, viene lanciato ed imposto un messaggio politico a senso unico, funzionale alla più generale offensiva gender.
Le esternazioni di Fedez, conclude Rauti, sono l’ulteriore conferma di voler reprimere la libertà di espressione e di opinione di chi la pensa diversamente.
[Fonte: www.ilsovranista.info]