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ilgiornaledivicenza.it – Restauro del Leiten. Roma ha sbloccato l’iter

Un’iniziativa del sottosegretario Rauti. Il sindaco: «Ormai pronto il progetto esecutivo, affidamento dei lavori in primavera»

Il sacrario militare, chiuso da oltre un anno, è destinato a diventare uno dei più importanti musei della Grande Guerra.

Finalmente un’attesa novità per il Sacrario militare del Leiten di Asiago. Grazie a un interessamento del sottosegretario della difesa, Isabella Rauti, che ha sollecitato la presentazione del progetto esecutivo per la sua definitiva approvazione, il restauro pare essere imminente.

La situazione dei sacrari militari

Durante una cerimonia tenutasi a Pisa, la senatrice e sottosegretario è stata interpellata sulla questione dei lavori di rifacimento e restauro dei sacrari militari della Grande Guerra e in particolare su quello di Asiago. Rientrata a Roma, ha chiesto approfondimenti a Onorcaduti e una volta appreso delle varie difficoltà burocratiche che da anni rallentano l’avvio del restauro gli uffici del sottosegretario hanno dato nuovo vigore alla procedura, così riducendo a mesi invece che anni i tempi richiesti per l’intervento.

Il progetto

«È in procinto di essere approvato il progetto esecutivo dei lavori, non solo di restauro ma anche quelli che prevedono la realizzazione di un centro multimediale all’interno del Sacrario – conferma il sindaco di Asiago, Roberto Rigoni Stern -. Secondo il nuovo cronoprogramma già in primavera verranno affidati i lavori, che richiederanno probabilmente due anni per essere completati. Il mio auspicio è che già tra un anno il monumento possa essere nuovamente accessibile nella zona delle cripte dove sono riportati i nomi dei caduti conosciuti e che permetta di ritornare a ufficiare le onoranze commemorative sull’altare del Sacrario».

Al Leiten i resti di 54 mila soldati

Come noto il Sacrario del Leiten, che custodisce i resti di 54 mila soldati, è chiuso per motivi di sicurezza dal luglio 2023 in seguito alla caduta di calcinacci. Ciò nonostante nel maggio 2014, in occasione del Centenario della Grande Guerra, la presidenza del Consiglio dei Ministri aveva destinato 4 milioni di euro per i lavori e il progetto preliminare.

Nel 2021 il progetto è stato modificato, con un incremento del finanziamento a 7,4 milioni di euro, che prevede non solo il restauro ma la realizzazione di un centro multimediale sotto le cripte, trasformando il monumento in un polo storico, didattico, di riflessione e di scoperta e non solo della memoria. Poi ancora silenzi fino al 2023, quando il ministro della difesa Guido Crosetto ha visitato Asiago e ha fatto partire la verifica sismica e lo studio della fattibilità tecnica ed economica. Ora la speranza è che l’ennesimo intervento governativo porti ai lavori veri.

I costi aumentano

«Con il passare del tempo aumentano sempre più i costi – conclude il sindaco Rigoni Stern -: secondo l’ultimo piano finanziario ora sono necessari 12 milioni di euro per realizzare il tutto, quindi altri 5 milioni, che però ci sono in un fondo ministeriale. Da Roma e dai progettisti Andrea Donadello e Tobia Scarpa sembra che la volontà sia di rendere il nostro Sacrario uno dei più importanti musei dedicati alla Grande Guerra».

[Fonte: www.ilgiornaledivicenza.it]

 

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