ROMA – Il Colosseo «abbracciato» da una «catena umana» di migliaia di bambini delle scuole medie e elementari di Roma e Provincia, sulle note della canzone «One Love» di Bob Marley, per dire «no a tutti i razzismi». È l’iniziativa, patrocinata da Roma Capitale, organizzata oggi da Unar – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio – con il patrocinio dell’Agenzia Onu per i rifugiati UNHCR, in occasione della Giornata Mondiale Contro il Razzismo. L’evento ricorda l’anniversario della strage di Sharpeville in Sud Africa, dove nel 1960 sessantanove cittadini neri furono uccisi mentre protestavano contro l’apartheid.
Loredana Errore canta One love. Oltre a Roma, catene umane sono state organizzate presso i luoghi simbolo di altre 34 città italiane. Questa giornata è solo una delle iniziative della «VIII Settimana di Azione Contro il Razzismo» organizzata da UNAR e in programma dal 21 al 28 marzo. La canzone «One Love», oltre ad essere cantata da tutti i partecipanti, è stata eseguita dall’artista Loredana Errore, accompagnata dall’orchestra «Arcobaleno» della scuola media G.Mazzini di Roma, sul palco allestito per l’occasione.
Riccardi: no al razzismo. «La catena umana, tenersi per mano, cantare insieme, essere qui al Colosseo, vuol dire molto – ha detto il ministro per l’Integrazione Andrea Riccardi – è il segno di una società nuova dove noi vogliamo vivere e che vogliamo costruire. È importante instaurare questo clima di ripudio del razzismo e di attenzione a spegnere tutti quei piccoli focolai di razzismo che possono nascere».
Le reazioni politiche. «Questa iniziativa – dice Monnanni – nasce dal lavoro e dalla collaborazione, nata ad ottobre scorso, con i ragazzi delle scuole di tutta Italia, che sono qui oggi in nome dei diritti alla cittadinanza e all’uguaglianza». «Siamo qui – dice Isabella Rauti – per combattere i pregiudizi, che limitano la conoscenza; la diversità è una ricchezza e una risorsa». «Oggi – ha detto De Palo – parte un messaggio e un invito a difendere la sacralità e la dignità della persona. Dobbiamo dire no al razzismo e si all’integrazione. In questo senso Roma è una città accogliente e deve esserlo sempre di più». «Voglio inoltre ricordare- ha concluso l’assessore- che oggi si celebra anche la Giornata Mondiale per la sindrome di Down; lo sottolineo perchè ogni vita umana ha valore assoluto».
[Fonte: www.ilmessaggero.it]