di Andrea Barcariol
Un appello per riaggregare la destra. Arriva da Isabella Rauti, portavoce del movimento Prima l’Italia che ha lanciato un incontro-dibattito domenica prossima a Roma al cinema Adriano.
Come nasce l’idea della manifestazione?
«Parte da Prima l’Italia, movimento nato per essere il laboratorio politico e culturale di una destra sociale e identitaria ma è un incontro aperto a tutti che vuole essere l’inizio di un percorso per creare una casa comune, riaggregando le tante anime della destra. Utilizzeremo anche una piattaforma on line a cui tutti potranno aderire e il prossimo passo sarà un’assemblea programmatica, entro giugno. Non vogliamo fare l’ennesimo partito, ma riaggregare la destra anche alla luce di quello che sta accadendo in Europa».
Il modello Lepenista è esportabile?
«Nessun modello è integralmente esportabile, ma dobbiamo guardare con attenzione alla Le Pen. Lei è riuscita a svecchiare il Front Nazional, con idee forti e un linguaggio semplice, sfondando in aree anche di sinistra, creando un grande movimento in grado di rappresentare, come dice la Le Pen: il basso contro l’alto, ovvero il popolo contro il palazzo e la cultura dominante».
Come Salvini e la Meloni anche lei è contenta del successo di Tsipras?
«Non posso esultare perché Tsipras rappresenta la sinistra! Credo però si debba guardare con interesse al suo movimento perché raccoglie la protesta contro i vincoli imposti dalla Merkel».
L’errore più grave del centrodestra?
«Un annacquamento delle identità delle varie anime, si sono appiattite sul Berlusconismo e sul politicamente corretto»
È arrivata troppo tardi la rottura del Patto del Nazareno?
«Io ero e resto contro la logica del Nazareno e l’assemblea di domenica è rivolta a tutti coloro che non lo hanno condiviso e vogliono un’alternativa al renzismo».
Salvini può diventare il leader del centrodestra?
«Può esserlo, ma deve superare i vecchi limiti della Lega e passare attraverso il meccanismo delle primarie che Fdi ha sempre sostenuto».
La Meloni è la persona giusta per riconquistare il Campidoglio?
«Assolutamente sì e mi auguro che a Roma si voti presto perché abbiamo visto tutti il fallimento di Marino. Passando attraverso le primarie, può essere un ottimo candidato. E’ una donna che ci ha sempre messo la faccia ed è stata in prima linea, questo ti chiede una città come Roma».
[Fonte: iltempo.it]