Nella Conferenza internazionale di Parigi del 18 giugno scorso, organizzata dal Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI), è stato chiesto alle autorità internazionali di intraprendere nei confronti del regime dei Mullà, una politica efficace che inviti il Governo di Teheran al pieno rispetto dei diritti umani, al riconoscimento della Resistenza Iraniana e a garantire la sicurezza e l’incolumità dei residenti nel campo di Ashraf.
La Consigliera Isabella Rauti, Presidente dell’Intergruppo regionale “Amici dei diritti umani in Iran” del Consiglio Regionale del Lazio, dopo aver partecipato con la delegazione regionale alla Conferenza di Parigi, ha depositato una mozione che impegna la Giunta a sollecitare il Governo italiano a esercitare, di concerto con l’Unione europea, la massima pressione perché siano sospese le condanne a morte e le esecuzioni capitali e affinché tutti i prigionieri politici e coloro che sono stati arrestati in seguito alle proteste e alle manifestazioni siano rimessi in libertà.
«Il lavoro del Consiglio regionale – ha dichiarato Isabella Rauti – sta proseguendo sulla stessa strada indicata dal CNRI per porre in atto ogni utile azione di sensibilizzazione per una Repubblica democratica iraniana rispettosa dei diritti civili e umani. Per questo ho depositato un provvedimento, che verrà discusso nei prossimi giorni in Consiglio regionale, che impegna la Giunta regionale a sollecitare il Governo italiano a esercitare, di concerto con l’Unione europea, la massima pressione perché siano sospese le condanne a morte e le esecuzioni capitali in Iran e affinché tutti i prigionieri politici e coloro che sono stati arrestati in seguito alle proteste e alle manifestazioni siano rimessi in libertà. La mozione, inoltre, impegna, la Giunta al sostegno della linea del dialogo e della non violenza come scelta essenziale a cui ispirarsi riguardo tutte le iniziative messe in campo da cittadini, Associazioni, Ong e Paesi democratici volte al superamento di ogni forma di repressione e violenza. In particolare il documento esorta il Governo italiano, l’Onu e tutti gli organismi internazionali per trovare quanto prima una soluzione pacifica e duratura e per garantire ogni forma di aiuto e protezione al territorio e alla popolazione di Ashraf».
Come ha ricordato Maryam Rajavi, presidente del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI) in questi anni il regime iraniano ha represso con la forza qualsiasi manifestazione di dissidenza, continuando a torturare, incarcerare e assassinare la popolazione che pacificamente scende in piazza per chiedere libertà, democrazia e separazione tra potere politico e religioso.
«A nome dell’Intergruppo regionale “Amici dei diritti umani in Iran” – ha concluso Isabella Rauti – mi associo alla solidarietà espressa dalla Presidente Rajavi ai manifestanti della ‘primavera araba’, nella loro battaglia per la libertà e la democrazia».
Roma, 6 luglio 2011