Migliaia i partecipanti. L’organizzatrice Virginia Coda Nunziante: “La 194 va abolita”
Alcune previsioni meteo mettevano per sabato su Roma tuoni, fulmini e pioggia incessante. Almeno nel primo pomeriggio, così non è stato. Temperatura tutt’altro che primaverile e cielo plumbeo, ma nessuno scroscio d’acqua ha impedito alla Marcia per la Vita di effettuare il proprio percorso per le strade della Capitale per la nona edizione. Come ogni anno, giovani e meno giovani, laici e religiosi, credenti e non hanno voluto manifestare il proprio sostegno alla vita nascente e protestare contro leggi che la minacciano e che introducono l’eutanasia. Il lungo corteo – gli organizzatori parlano genericamente di migliaia di presenti e di aumento dei partecipanti rispetto all’anno scorso – è stato colorato da palloncini e striscioni, nonché da un ormai consueto trenino occupato da bambini.
Cardinali e politici presenti
Presenti le organizzazioni che durante tutti i giorni dell’anno si battono per la vita e la famiglia. Tante le delegazioni straniere. Spiccavano anche i copricapo porpora dei cardinali Raymond Leo Burke e Willem Jacobus Eijk, oltre a quello viola di mons. Luigi Negri, arcivescovo emerito di Ferrara-Comacchio. Molto rumoroso lo spezzone del corteo della famiglia religiosa dell’Istituto del Verbo Incarnato (Ive), che ha attirato l’attenzione di manifestanti e giornalisti grazie ad una grancassa suonata costantemente, ai cori da stadio e all’energia dei suoi sacerdoti. Non è mancato qualche volto della politica. Fratelli d’Italia era presente con uno striscione che arreca la scritta “Dio, Patria, Famiglia”. Lo sorreggevano, tra gli altri, la senatrice Isabella Rauti e i deputati Maria Teresa Bellucci e Federico Mollicone. Per quanto riguarda la Lega, presente il senatore Simone Pillon e il consigliere municipale del VII Municipio di Roma, Flavia Cerquoni.
Abolire la legge 194
Nel suo discorso finale dal palco di piazza Venezia, l’organizzatrice Virginia Coda Nunziante ha precisato che cresce “la nostra determinazione a non retrocedere, a non accettare compromessi, perché non sono possibili compromessi sulla vita umana innocente. Non si può accettare che nemmeno un bambino sia sottratto con la violenza al grembo della madre. E si sottoscrive questo delitto quando si accetta una legge che prevede l’aborto”. L’obiettivo – ha ribadito – è l’eliminazione delle leggi che legalizzano l’interruzione volontaria di gravidanza. “Anno dopo anno – le sue parole – dobbiamo continuare a scendere in piazza, dobbiamo avere chiara l’idea che la legge 194 va abolita in toto, così come in America vogliono abolire la Roe/Wade. Ciò dimostra che il processo storico non è irreversibile, perché – ha concluso – la storia è fatta dalla libera volontà degli uomini e dall’intervento di Dio”.
[Fonte: www.interris.it]