Atto n. 3-02730
Pubblicato il 21 luglio 2021, nella seduta n. 349
Svolto nella seduta n. 350 dell’Assemblea (22/07/2021)
RAUTI , CIRIANI – Al Ministro della difesa. -Premesso che:
la Forward logistic air base di Al Minhad opera ininterrottamente negli Emirati Arabi Uniti dal 2002;
si tratta di un’unità posta alle dirette dipendenze del comandante operativo di vertice interforze, impegnata, nel tempo, a supporto diretto alle operazioni “Resolute support mission – RSM” in Afghanistan, “EUTM” nel Corno d’Africa, “Ocean Shield” nell’oceano Indiano e “Prima Parthica” in Kuwait e Iraq, assicurando il necessario appoggio operativo e logistico;
infatti, grazie alla sua posizione strategica nello scacchiere mediorientale, la base ha sempre garantito il trasporto di personale, mezzi e materiali da e verso i contingenti nazionali impegnati nelle missioni internazionali;
da organi di stampa si è appreso che al contingente italiano è stato intimato, dagli Emirati Arabi Uniti, di smantellare la base di Al Minhad dal 2 luglio 2021;
è di tutta evidenza la grave ricaduta sugli aspetti operativi, logistici, tattici e strategici di tale esclusione delle forze italiane da un’area geopolitica di fondamentale importanza, essendo la base emiratina l’unica in grado di supportare le missioni italiane nella regione;
inoltre, la determinazione del Governo emiratino potrebbe essere interpretata come una forma di ritorsione a seguito della decisione del Governo pro tempore Conte II di revocare le autorizzazioni alla vendita di armamenti e di forniture anche per gli Mb339, gli aerei della Leonardo S.p.A. in dotazione alla pattuglia acrobatica degli Emirati Arabi Uniti;
considerato, altresì, che il clima di tensione con gli Emirati Arabi Uniti potrebbe compromettere la partecipazione italiana alla nuova missione internazionale nello stretto di Ormuz (“European maritime awareness” – EMASOH), la cui riuscita dipende dall’utilizzo delle strutture portuali militari in area emiratina,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga che la vicenda descritta abbia danneggiato l’immagine dell’Italia a livello internazionale, nonché l’interesse nazionale;
se tutti i militari italiani, precedentemente impegnati nella base di Al Minhad, siano stati rimpatriati o se parte del contingente sia ancora nell’area e, nell’eventualità, dove sia alloggiato e con quali funzioni e se tutte le strumentazioni ed i materiali appartenenti alla difesa italiana siano stati recuperati e, in caso contrario, se si ipotizzi un danno erariale per lo Stato.
[Fonte: www.senato.it]