INTERROGAZIONE
A RISPOSTA SCRITTA
RAUTI – CIRIANI – CALANDRINI – FAZZOLARI – GARNERO SANTANCHE’ – IANNONE – LA PIETRA – MAFFONI – URSO – ZAFFINI –
Al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
premesso che
il Giorno del Ricordo è una solennità civile nazionale italiana istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, celebrata il 10 febbraio di ogni anno, volta a «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale»;
nonostante ogni anno vengano organizzate numerose iniziative istituzionali a cui partecipano i più alti esponenti del Governo e dello Stato italiano tra cui il Presidente della Repubblica, purtroppo continuano a esistere sacche di giustificazionismo e riduzionismo volte a infangare il ricordo delle tragedie occorse nell’adriatico orientale;
il 6 marzo scorso il quotidiano “La Verità” ha pubblicato una lettera dell’ambasciatore Gianfranco Giorgolo – che da anni si spende in tutte le sedi perché il 10 febbraio sia onorato con il rilievo istituzionale che merita – che ha “denunciato” l’indisponibilità del Circolo degli Esteri della Farnesina alla sua richiesta di organizzare una conferenza in occasione del Giorno del Ricordo in memoria delle foibe e in onore degli esuli, per “motivi di sensibilità»;
se è vero che il Circolo è un’associazione privata e indipendente dalla Farnesina, è anche vero che l’articolo 2 dello statuto recita che “le finalità del Circolo sono di concorrere alle attività istituzionali e di rappresentanza del Ministero degli Esteri” e il suo presidente è il Direttore Generale degli Italiani all’Estero presso il Ministero degli Affari Esteri, la direzione che dovrebbe curare anche le questioni degli esuli;
si chiede di sapere
se il Ministro è a conoscenza del fatto in premessa e quale sia la sua opinione sulle motivazioni addotte a giustificazione del rifiuto da parte del Circolo di celebrare con una conferenza il Giorno del Ricordo e se non ritiene che tale diniego sia stato lesivo di una memoria condivisa e faticosamente raggiunta nella storia nazionale italiana.
Roma 28 marzo 2019