Percorso:

Interrogazione a risposta scritta – Atto n. 4-03777 – Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti

Atto n. 4-03777

Pubblicato il 7 luglio 2020, nella seduta n. 236

LA RUSSA , CALANDRINI , GARNERO SANTANCHE’ , IANNONE , LA PIETRA , PETRENGA , RAUTI , TOTARO – Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. –

Premesso che:

è a tutti evidentemente nota la drammatica situazione in cui versa l’intera rete autostradale ligure ed i conseguenti disagi cui sono sottoposti i residenti ed i turisti;

la persistente situazione genera una crescente difficoltà di spostamento quotidiano, sia per recarsi a lavoro, sia per il trasporto delle merci, sia per quanti volessero raggiungere le molteplici località di villeggiatura dell’area;

non possono essere trascurati i rischi che corrono quanti sono costretti a percorrere le autostrade della Liguria, già di per sé caratterizzate da carreggiate strette e innumerevoli curve: rischi oggi amplificati dai numerosi scambi di carreggiata presenti;

sono passati quasi due anni dal crollo del viadotto Polcevera, e la situazione da allora è andata via via peggiorando, fino allo scorso giugno, quando la chiusura di diversi tratti e restringimenti su una corsia, unitamente alla presenza di numerosi cantieri, ha provocato blocchi della circolazione e attese di lunghe ore;

il persistere di questa situazione determina un incalcolabile danno, sia economico che d’immagine, arrecato ad un territorio che, successivamente al crollo del viadotto, alle mareggiate dell’autunno successivo e al blocco dovuto all’epidemia da COVID-19, si apprestava faticosamente a ripartire;

gli interroganti evidenziano l’importanza logistica della regione Liguria e della sua rete portuale per tutto il sistema Paese, in primis per le tante aziende del nordovest italiano;

la stagione estiva è di vitale importanza per l’economia regionale, ed è già partita in ritardo, con molteplici problematiche dovute agli adeguamenti cui devono attenersi gli operatori per garantire la sicurezza sanitaria;

gli attuali controlli su tutte le gallerie regionali sono stati imposti con tempistiche difficilmente rispettabili, due anni dopo la tragedia, e senza utilizzare al meglio il periodo del “lockdown”, durante il quale, in ragione della drastica riduzione del traffico, l’avanzamento dei lavori dei cantieri non avrebbe arrecato alcun disagio;

non è poi trascurabile il contenzioso che contrappone dal 14 agosto 2018 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a società Autostrade, concessionario della rete, il cui costo ad oggi è stato pagato quotidianamente, in termini di disagio, da cittadini, imprese e lavoratori liguri, sia per la situazione dei cantieri, sia per il mancato avvio della “gronda di ponente”, opera infrastrutturale necessaria al sistema economico e logistico ligure;

risulta inoltre che lo scorso inverno, con grave ritardo, la società Autostrade per l’Italia aveva avviato una serie di controlli su tutte le gallerie liguri;

successivamente all’avvio di tali controlli, come si apprende da dichiarazioni rese dal presidente della Regione, Giovanni Toti, e con i lavori in fase di completamento, solo il 20 maggio 2020 il Ministero delle infrastrutture avrebbe inviato ai concessionari una circolare che prevede che i controlli nelle oltre 250 gallerie della Liguria non debbano essere fatti nelle modalità espletate sino a quel momento, ma ripartendo da capo, in base a una circolare ministeriale del 1967 (risalente dunque a oltre 50 anni fa), mai però applicata negli ultimi anni;

tale revisione, dunque, avverrebbe nel bel mezzo e nel pieno dell’alta stagione turistica, con ulteriore aggravio per il turismo e l’economia della regione,

si chiede di sapere:

con quali modalità ed entro quale termine urgente si ritenga di intervenire al fine di risolvere rapidamente gli attuali disagi, garantendo il diritto costituzionale alla mobilità e altresì la sicurezza della rete;

quali interventi si ritenga di adottare al fine di fornire adeguato supporto economico per l’importante pregiudizio economico a danno dei cittadini e delle aziende che, in ragione della drammatica situazione in cui sono loro malgrado costretti, si trovano nell’impossibilità di operare;

se non si consideri necessario e urgente indicare, con certezza, quali siano i termini per l’effettivo avvio dei lavori relativi alla realizzazione della gronda di ponente, infrastruttura da tempo già finanziata e ad oggi inattuata.

[Fonte: www.senato.it]

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