Atto n. 4-05624
Pubblicato il 10 giugno 2021, nella seduta n. 335
FAZZOLARI , CIRIANI , RAUTI , BALBONI , BARBARO , CALANDRINI , DE BERTOLDI , DE CARLO , DRAGO , GARNERO SANTANCHE’ , IANNONE , LA PIETRA , LA RUSSA , MAFFONI , NASTRI , PETRENGA , RUSPANDINI , TOTARO , URSO , ZAFFINI – Al Ministro dell’interno. -Premesso che:
i “Fratelli musulmani” sono un’organizzazione che mira a ricondurre l’islam al centro della vita politica e sociale della comunità musulmana, con l’intento di costruire un califfato globale, considerata, anche sulla base dei rapporti di intelligence di molteplici Stati, sia occidentali che non, la matrice di molte organizzazioni terroristiche quali Hamas, SI, Jamaat-e-Islami in India e Pakistan, Boko Haram in Africa e Al-Qaida, che sembrano essere tutte legate ideologicamente, finanziariamente o logisticamente ai Fratelli musulmani;
i Fratelli musulmani sono stati altresì dichiarati organizzazione terroristica dal Bahrain, dall’Egitto, dall’Arabia saudita e dagli Emirati arabi uniti, inoltre le popolazioni di tali Paesi sono state esortate a stare lontane dall’organizzazione e a non sostenere le sue attività. Si rappresenta che in un percorso intrapreso dall’amministrazione Trump, anche gli Stati Uniti stanno procedendo nel senso di inserire i Fratelli musulmani nella lista delle organizzazioni terroristiche di Washington;
nel panorama dell’associazionismo islamico in Italia, l’UCOII, Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia, veniva fondata nel 1990 dal medico siriano Mohammed Nour Dachan; l’associazione, pur non riconosciuta dallo Stato italiano, è da allora operante su tutto il territorio nazionale, anche se non se ne conosce l’effettiva rappresentatività;
si apprende da fonti di stampa che il fondatore dell’UCOII, nonché suo presidente onorario, sarebbe stato indicato quale “fondatore dei Fratelli Musulmani in Italia” e l’associazione tutta sarebbe dunque espressione della fratellanza musulmana, aderendo ai suoi principi e sposandone l’ideologia;
tale affermazione proviene da una fonte particolarmente attendibile, considerato che a riferire alla stampa questa circostanza sarebbe stato l’imam della grande moschea di Roma, gestita dal centro islamico culturale d’Italia, unica istituzione musulmana riconosciuta in virtù del decreto del Presidente della Repubblica n. 712 del 1974, dunque osservatore privilegiato del mondo islamico italiano, nonché interlocutore istituzionale accreditato,
si chiede di sapere se al Ministro in indirizzo risultino collegamenti diretti o indiretti tra l’associazione islamica UCOII (Unione delle comunità e organizzazioni islamiche italiane) e l’organizzazione islamista “Fratelli musulmani” e quali iniziative intenda porre in essere per eradicare eventuali derive islamiste che possono pregiudicare l’ordine pubblico nazionale.
[Fonte: www.senato.it]