Atto n. 4-05974
Pubblicato il 14 settembre 2021, nella seduta n. 358
ZAFFINI , DE BERTOLDI , DE CARLO , GARNERO SANTANCHE’ , LA PIETRA , PETRENGA , RAUTI , URSO – Al Presidente del Consiglio dei ministri. -Premesso che:
recentemente il PD ha reso nota, a mezzo stampa, la “costituzione di un tavolo di confronto e monitoraggio sulla vendita di Acciai Speciali Terni presso la direzione nazionale del partito” con un incontro convocato e presieduto dal “V. Segretario nazionale del Pd, Peppe Provenzano, e dal responsabile nazionale crisi industriali, Valerio Fabiani”, incontro a cui hanno partecipato “Marina Sereni, V. Ministra degli Affari Esteri e Anna Ascani, Sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo economico, nonché gli europarlamentari Pd Brando Benifei e Simona Bonafè, Martina Nardi, Presidente della Commissione attività produttive della Camera dei Deputati, Gianluca Benamati, Capogruppo Pd nella medesima commissione e Stefano Collina, V. Presidente della Commissione Industria del Senato, Walter Verini, Parlamentare umbro del Pd, Paolo Raffaelli, ex sindaco Pd di Terni, Tommaso Bori, Segretario regionale Pd dell’Umbria, Fabrizio Bellini, Segretario Pd della federazione di Terni, Pierluigi Spinelli, Segretario comunale del Pd di Terni e Matteo Bianchi, Capo della segreteria tecnica del Ministro del Lavoro”;
lascia a dir poco esterrefatti la notizia di un partito che a giudizio dell’interrogante ambisce a farsi Stato con la costituzione di un tavolo di concertazione e monitoraggio sulle sorti di un’eccellenza della siderurgia italiana, quale l’AST di Terni, da anni sottoposta ad uno smantellamento doloso, ma lascia ancor più sconcertati la partecipazione, a tale tavolo, di alcuni esponenti di questo Governo che, con il Ministero dello sviluppo economico, è invece l’unico soggetto deputato a costituire un tavolo di confronto e monitoraggio per vigilare sul passaggio di proprietà dell’ultima azienda italiana produttrice di acciaio inox e dunque fortemente strategica per un Paese trasformatore come l’Italia;
da tempo, Fratelli d’Italia, attraverso il suo presidente Giorgia Meloni e dei rappresentati locali, compreso l’interrogante, denuncia l’opacità e la scarsa trasparenza della trattativa in essere, al punto di aver chiesto al Governo, coerentemente con il ruolo istituzionale che un partito dovrebbe avere, l’attivazione della golden power per garantire la presenza minima dello Stato al fine di monitorare una trattativa che non può essere lasciata totalmente al mercato ed i movimenti aziendali di TK AST in tale trattativa;
l’acciaieria di Terni è l’ultimo sito di produzione di acciaio inox in Italia, l’Italia è Paese trasformatore e grande consumatore di tale materia prima, la trattativa non è un “affare tra privati”, ancorché multinazionali e di grandi dimensioni, ma è vicenda che coinvolge l’interesse nazionale, realizzandosi quindi i presupposti perché lo Stato eserciti la golden power. Tutto ciò non può essere “clonato” dalle iniziative di un partito come il PD che dei problemi del sito ternano è quantomeno corresponsabile, avendo governato l’Umbria per 50 anni,
si chiede di sapere:
se il Presidente del Consiglio dei ministri sia a conoscenza del tavolo di confronto e monitoraggio sulla vendita di Acciai speciali Terni;
con quale mandato i rappresentanti di Governo vi abbiano preso parte e quali siano le informazioni in suo possesso circa la trattativa;
come il Governo intenda tutelare l’interesse nazionale direttamente coinvolto dalla trattativa medesima.
[Fonte: www.senato.it]