Atto n. 4-06930
Pubblicato il 20 aprile 2022, nella seduta n. 425
RAUTI , RUSPANDINI , ZAFFINI , BALBONI , IANNONE , PETRENGA , DRAGO , LA PIETRA , CALANDRINI – Ai Ministri delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, per le disabilità e dell’interno. -Premesso che:
si apprende da fonti di stampa locale che, nel pomeriggio di lunedì 18 aprile 2022, alcuni passeggeri del treno regionale 3075 diretto da Genova a Milano si sarebbero rifiutati di cedere i posti che avevano occupato e che sarebbero stati prenotati dall’associazione no profit “Haccade”, che si occupa di attività per persone con disabilità e della promozione della cultura della diversità, per 27 ragazzi disabili ed i loro quattro accompagnatori;
il treno regionale 3075 diretto a Milano è rimasto fermo in stazione Principe, a Genova, per circa 20 minuti durante i quali, anche con l’intervento della Polizia ferroviaria, si sarebbe cercato di risolvere la questione; la soluzione è giunta soltanto più tardi, ed i ragazzi dell’associazione sono stati portati a destinazione con un bus sostitutivo, messo a disposizione da Trenitalia;
considerato che:
il treno risultava ridimensionato nella sua capienza, perché alcune carrozze erano state oggetto, in precedenza, di atti vandalici, tanto da richiedere a Trenitalia la predisposizione di tre bus sostitutivi che avrebbero dovuto accogliere i passeggeri in modo da ospitare sul convoglio ferroviario anche il gruppo di persone con disabilità che sarebbero dovuti salire alla stazione di Genova;
il gruppo dei disabili e i loro accompagnatori hanno, infine, raggiunto la destinazione di Milano a bordo di un bus dedicato arrivando con 3 ore di ritardo rispetto all’orario di arrivo previsto del treno,
si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative intendano intraprendere per appurare, ognuno per competenza, l’esatta dinamica degli eventi e per garantire il regolare funzionamento dei trasporti pubblici, nonché la tutela e il rispetto delle persone con disabilità, al fine di evitare disagi e atti discriminatori.
[Fonte: www.senato.it]