Atto n. 4-07356
Pubblicato il 4 agosto 2022, nella seduta n. 460
RAUTI Isabella – Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. –
Premesso che:
si apprende dalla stampa che in Italia vi sarebbero circa 100.000 addetti alla sicurezza privata, impiegati per oltre 1.500 imprese del settore;
i criteri utilizzati per creare e regolare i contratti o accordi di lavoro sono, da diverso tempo, oggetto di critiche, in ragione dello stallo delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale;
numerosi lavoratori della vigilanza privata segnalano trattamenti iniqui ed assenza di tutele, con turni che, in alcuni casi, possono arrivare a 12-15 ore giornaliere, a fronte di una retribuzione di circa 4-5 euro lordi all’ora;
la professione della guardia giurata è tuttora disciplinata dal regio decreto 18 giugno 1931, n. 773; inoltre il contratto collettivo nazionale di lavoro per “vigilanza privata e servizi fiduciari” non è stato rinnovato dal 2015;
considerato altresì che non mancano testimonianze riportate dagli organi di stampa, non ultime, a titolo esemplificativo, quelle relative a salari, turnazioni inaccettabili e gare d’appalto, e i lavoratori del settore chiedono di aumentare i salari, riducendo il cuneo fiscale o alleggerendo il prelievo fiscale e contributivo sui salari lordi, che oggi si attestano sull’80 per cento della retribuzione,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto esposto e delle discriminazioni riscontrate dalle guardie giurate armate e dei portieri;
se non ritenga necessario valutare la ripresa delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo, per consentire una giusta retribuzione a questi lavoratori.
[Fonte: www.senato.it]
RAUTI interrogazione – Guardie giurate e Vigilanza
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