Atto n. 4-04393
Pubblicato il 10 novembre 2020, nella seduta n. 273
FAZZOLARI , CIRIANI , BALBONI , CALANDRINI , DE BERTOLDI , DE CARLO , GARNERO SANTANCHE’ , IANNONE , LA PIETRA , MAFFONI , RAUTI , URSO , PETRENGA – Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri della salute e dell’economia e delle finanze. –
Premesso che:
come noto la Regione Calabria dal 2010 è soggetta a commissariamento per l’attuazione del piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario regionale;
in data 7 dicembre 2018 con delibera della Presidenza del Consiglio dei ministri a firma del Presidente del Consiglio, del Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro della sanità, è stato nominato il commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro il generale Saverio Cotticelli;
in data 19 luglio 2020, il commissario Cotticelli è stato riconfermato nell’incarico dal Presidente del Consiglio dei ministri e dal Ministro della salute;
medio tempore, l’ordinanza del 7 dicembre 2018 era stata impugnata dalla Regione Calabria dinanzi alla Corte costituzionale per conflitto d’attribuzione, ricorso al quale la Presidenza del Consiglio dei ministri ha resistito sostenendo fermamente la legittimità della nomina del commissario;
con la sentenza n. 200/2019 della Corte costituzionale, la Consulta si è pronunciata nel senso della legittimità della delibera, motivando in ordine al rispetto del principio di leale collaborazione e del conseguente legittimo accentramento allo Stato dei poteri in materia sanitaria, attesa la necessità di attuare il piano di rientro dai disavanzi e garantire i livelli essenziali di assistenza;
da quanto emerge dai verbali dei tavoli tecnici per la verifica dell’attuazione del piano di rientro, nonostante la nomina del commissario Cotticelli, la Regione Calabria ha segnato comunque una sostanziale inerzia nel raggiungimento degli obiettivi;
anche a livello politico regionale era stato segnalato uno scontento per l’accentramento dei poteri in mano statale e in una nota, a firma della presidente della Regione Calabra, Jole Santelli, era stata richiesta al Presidente del Consiglio dei ministri la cessazione del regime commissariale;
in data 6 novembre 2020 la trasmissione televisiva “Titolo V”, di RAI3, con servizio giornalistico e relativa intervista ha dato conto dell’inadeguatezza del commissario Cotticelli, il quale ha mostrato di non essere a conoscenza del fatto di dover adottare il piano anti COVID per la Regione Calabria, che in effetti ne è ancora priva;
solo a seguito del servizio giornalistico il Presidente del Consiglio dei ministri ha rimosso dall’incarico il commissario Cotticelli, nominando in sua vece Giuseppe Zuccatelli;
tuttavia espressamente la delibera della Presidenza del Consiglio dei ministri del 7 dicembre 2018 di nomina del commissario Cotticelli, al punto e), poneva in capo al commissario l’onere di redigere semestralmente una relazione sul proprio operato da presentare direttamente al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri affiancanti, disposizione che recita: “di incaricare il Commissario ad acta a relazionare, con cadenza semestrale, al Presidente del Consiglio dei Ministri ed ai ministri affiancanti in merito all’attività svolta, in esecuzione del mandato commissariale, ferme restando le verifiche trimestrali ed annuali previste dalla normativa vigente”;
nel mese di giugno 2020, a ben 5 mesi dall’inizio dello stato di emergenza, Cotticelli avrebbe dovuto depositare la terza relazione sull’attività svolta;
dato lo stato ormai avanzato della pandemia, nella relazione il commissario avrebbe dovuto affrontare altresì le tematiche sanitarie connesse all’emergenza;
l’obbligo di relazionare direttamente al Presidente del Consiglio dei ministri, posto a carico del commissario proprio dall’ordinanza di nomina, specularmente porta con sé l’obbligo per il Presidente del Consiglio e dei Ministri affiancanti di espletamento dell’attività di controllo e verifica dell’operato del commissario,
si chiede di sapere:
se l’ex commissario Cotticelli abbia ottemperato all’obbligo di provvedere alla relazione semestrale nei confronti del Presidente del Consiglio dei ministri;
se il Presidente del Consiglio dei ministri abbia visionato e preso atto delle relazioni sulle attività poste in essere dal commissario, qualora siano state depositate, soprattutto con riferimento all’attività svolta dall’inizio della pandemia e delle eventuali criticità, non ultima la carenza di un piano anti COVID per la Regione Calabria, nonché di effettuare dei rilievi soprattutto con riferimento all’ultima scadenza prevista per il giungo 2020, ponendo così in essere la necessaria e imposta attività di controllo dell’operato del commissario nominato;
se i Ministri dell’economia e della salute, ciascuno per la propria competenza, abbiano preso visione delle predette relazioni, qualora siano state depositate, ed abbiano avuto modo di effettuare dei rilievi soprattutto con riferimento all’ultima scadenza prevista per il giugno 2020.
[Fonte: www.senato.it]