La realizzazione del “progetto El Alamein” è stata coordinata in particolare dal Sottosegretario di Stato alla Difesa, Isabella Rauti, delegata dallo stesso Ministro a presiedere il tavolo dei lavori, e ha visto il coinvolgimento dell’Università di Padova – attraverso il lavoro del professore associato di Geografia Fisica e Geomorfologia e Responsabile scientifico del “Progetto El Alamein” Aldino Bondesan – e di altri illustri esponenti di realtà nazionali, come il Dott. Valter Amatobene, Direttore della testata online Congedatifolgore.com, oltre che delle associazioni combattentistiche italiane particolarmente impegnate in numerose iniziative di valorizzazione del Sacrario italiano e della storia a esso legata. Il Sacrario di El Alamein, circondato dalla vasta piana desertica sulla quale si svolsero le grandi battaglie della Seconda Guerra Mondiale, si compone di tre distinti blocchi di costruzioni: il Sacrario propriamente detto, il complesso degli edifici situati lungo la strada litoranea, la base italiana di Quota 33. L’intera area monumentale del Sacrario di El Alamein si presenterà, dunque, il 21 ottobre 2023, in una rinnovata cornice architettonica che valorizzerà appieno la sua identità di luogo della memoria dei caduti della Seconda Guerra Mondiale e di tutte le guerre, in un ambiente solenne e austero, ma al tempo stesso curato, sereno e accogliente.(ITALPRESS).
trl/com
10-Ott-23 21:09
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