Italpress – Regione: con Rauti ‘Bimbi in ufficio’ alla Pisana

ROMA (ITALPRESS) – Una giornata in Consiglio regionale con mamma e papà. Dai più grandi ai piccini, i figli di dipendenti, ex dipendenti e consiglieri della Regione Lazio passeranno mattina e pomeriggio nel luogo di lavoro dei genitori per conoscerne gli impegni. Nata 18 anni fa, l’iniziativa ‘Bimbi in Ufficio’ e’ approdata oggi per la prima volta alla Pisana e offrirà ai bambini un programma ricco di sorprese: dopo un primo giro negli uffici, giochi all’aria aperta nel Parco della Pace dove saranno intrattenuti da uno staff di animatori. Tra i divertimenti anche il Gioco dell’Oca con il particolare tema del Bene Comune. A incontrare i piccoli la consigliera Pdl Isabella Rauti che prestandosi alle interrogazioni dei più curiosi ha spiegato ai bimbi cosa fanno i grandi in Consiglio, illustrando il programma della giornata e invitandoli a tornare con mamma e papà ogni volta che desiderano. “Lo spirito di questa iniziativa è far conoscere ai bambini il luogo di lavoro e gli impegni dei genitori – ha spiegato Rauti – Un impegno simbolico ma anche sostanziale e significativo che aiuta le mamme lavoratrici nelle acrobazie quotidiane. E’ una festa di famiglia che durerà fino a sera e ho detto ai bimbi di considerare questa sede come una casa solo un po più grande”. La consigliera si è poi soffermata sulla necessità che la problematica della conciliazione tra gli impegni di mamma e lavoratrice trovi una soluzione al più presto. “Attendiamo che la riforma del mercato del lavoro risolva la questione e dia a entrambi i genitori gli strumenti per consentire di lavorare nel contempo – ha detto – Noi in Regione abbiamo fatto l’offerta del pacchetto conciliazione che prevede 6 misure volte a questo scopo tra cui un elenco di baby sitter certificato per favorire il lavoro. Immagino un intervento sul welfare nazionale perchè si tratta di una questione che limita l’ingresso e la permanenza delle donne nel mondo del lavoro e, se risolta – ha concluso la consigliera – aumenterebbe il Pil del Paese rendendo più competitivo il mercato