ROMA (ITALPRESS) – Combattere il lavoro in nero attraverso meccanismi incrociati di benefit alle imprese e controllo del rispetto delle condizioni contrattuali. La Commissione speciale Sicurezza, Integrazione sociale e Lotta alla criminalità della Regione Lazio pone questi strumenti alla base della proposta di legge presentata stamane alla Pisana che mira a disciplinare il contrasto al lavoro non regolare. “Una proposta bipartisan nata da audizioni compiute in commissione con sindacati e associazioni datoriali” ha sottolineato il presidente della Commissione Filiberto Zaratti (Sel) illustrando il documento insieme ai due vicepresidenti Pino Palmieri e Antonio Paris e i componenti Isabella Rauti e Giancarlo Miele (Pdl), Giuseppe Parroncini (Pd) e Giuseppe Rossodivita (Radicali). Nel dettaglio la legge prevede incentivi da parte della Regione Lazio a quelle imprese che si dimostrino impegnate nell’emersione del lavoro nero. Per godere delle agevolaziuoni le imprese in sostanza dovranno: ossservare i contratti collettivi, comunicare le assunzioni ai centri per l’impiego, regolarizzare i rapporti di lavoro, rispettare gli indici di congruità tra servizi offerte e ore lavorate. Allo stesso tempo sarà potenziata l’attività ispettiva sul territorio con la costituzione di un Osservatorio regionale per l’economia sommersa e incrementata la possibilità di denuncia: ogni infrazione sarà sanzionata con la riduzione delle erogazioni spettanti o, in caso di recidiva, con l’esclusione fino a 5 anni da qualsiasi ulteriore concessione di benefici, appalti o finanziamenti. “Con questa proposta chiunque abbia un rapporto di lavoro diretto e indiretto con la Regione Lazio sarà costretto a stare all’interno delle norme e delle leggi che regolano le assunzioni – ha spiegato Zaratti – in modo tale che soltanto quelle imprese che rispettano i criteri di quantità e qualità che fissa la Regione, potranno firmare contratti o appalti con l’ente. Speriamo di dare un contributo importante alla lotta al lavoro irregolare, a lavoro nero e all’infamia del caporalato e così combattere organizzazioni mafiose e illegali”. Quanto ai finanziamenti il presidente ha sottolineato che “la legge per essere efficace deve avere il regolamento di attuazione che può produrre solamente la giunta regionale e contemporaneamente deve essere stilato il documento che stabilisce i cosiddetti parametri di congruità fondamentali per l’efficacia della legge. Poi è evidente – ha concluso – che un sostegno economico al provvedimento sia fondamentale”.
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