Italpress – Unità: Rauti “E’ valore assoluto, secessione è deriva antistorica”

ROMA (ITALPRESS) – Un contributo storico sui rapporti tra identità nazionale e processo di unificazione, per affrontare il tema del Risorgimento da un punto di vista diverso e di cui si parla poco: quello dei briganti. E’ questo l’obiettivo che si pone
“Il canto delle Pietre: brigantesse e briganti nella letteratura dei vinti e il destino di Maria Sofia”, un saggio pubblicato da Luigi Pellegrini Editore e presentato oggi alla Limonaia di Villa Torlonia.
“Quella dei briganti è una questione più nota che conosciuta – ha spiegato il consigliere regionale del Lazio Isabella Rauti, che ha curato l’introduzione del libro -. Questo libro si pone l’obiettivo di ricostruire una verità che è stata occultata dalla storiografia ufficiale. Quella dei briganti fu una vera e propria rivolta popolare. Nelle loro lotte vi sono elementi economici e sociali che ci impediscono di declassare i briganti a delinquenti comuni e il brigantaggio a un episodio di folklore locale”.
Il libro è strutturato in una serie di saggi scritti da Gerardo Picardo, Neria De Giovanni, Marilena Cavallo e Micol Bruni, ed è centrato su alcune figure storiche del brigantaggio.
Molti uomini, ma anche molte donne che imbracciarono le armi e arrivarono perfino a comandare sugli uomini. E poi, su tutti, c’è la figura di Maria Sofia, ultima regina consorte del Regno delle Due Sicilie e figura per molti espetti eroica. Ma “Il canto delle pietre” è anche un libro che fa riflettere su fatti di stretta attualità, soprattutto nell’anno in cui si festeggia il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia.
“Se ci concentriamo sul significato profondo di unità e identità nazionale – ha detto la Rauti -, dobbiamo dire che questi sono valori che non sono negoziabili con nessuno dei nostri partner politici. Vorremmo una memora più condivisa. Coloro che parlano  di secessione sono protagonisti di una deriva anti-storica,  perché quello dell’unità d’Italia è un valore assoluto”.