“La fase 2 che ha annunciato il presidente del Consiglio non è altro che una fase 1bis”. A dirlo nel corso di un’intervista a IlSud24 (www.ilsud24.it) il vicepresidente vicario dei senatori di Fratelli d’Italia, Isabella Rauti, che spiega come “la riapertura non possa diventare un tema di propaganda politica, ma piuttosto il frutto di un ragionamento che tenga insieme due necessità vitali: riaprire il prima possibile e non vanificare gli sforzi fatti fin qui”.
Il problema, spiega la senatrice Rauti, è che “il Paese continua a rimanere chiuso e, soprattutto, alcuni settori sono stati condannati a morire e quanto previsto è insostenibile sia sul piano sociale che sul piano economico. Come ha sostenuto anche Giorgia Meloni, non è accettabile la scelta di riaprire le attività produttive per settori e lasciare fermi per molte settimane interi comparti economici, esponendoli a una chiusura quasi certa”.
Da qui la proposta di “rovesciare il paradigma, cioè consentire la riapertura a chi può garantire la sicurezza sul luogo di lavoro, che significa distanze di sicurezza, sanificazione del luogo di lavoro a spese dello Stato o con contributo diretto a chi sostiene le spese. Naturalmente la premessa di fondo è la responsabilità dello Stato di creare per le Aziende le condizioni economiche necessarie per riaprire e sostenere anche i costi della riapertura e per tornare a lavorare in sicurezza” conclude l’esponente di FdI.
[Fonte: www.lavocedelpatriota.it]