“Il decreto legge 19 è una sanatoria di decreti del Presidente del Consiglio precedenti, e parliamo di sanatoria perché è il termine che meglio si lega al concetto di abuso perché è proprio questo quello che è avvenuto. Tutto ha origine dal decreto-legge 6 di febbraio, votato anche da noi perché tifiamo sempre per l’Italia e , perché eravamo in una situazione di emergenza. Noi ci siamo sempre stati, abbiamo garantito il contingentamento delle presenze in aula, abbiamo garantito anche il contingentamento dei tempi di dibattito, abbiamo partecipato a tutte le riunioni di maggioranza e opposizione, portando, le nostre proposte che voi avete bocciato . Abbiamo anche votato a favore degli sforamenti di bilancio, con senso di responsabilità, e abbiamo richiamato sin da subito la necessità di tenere aperto il Parlamento, di farlo funzionare e vivere. Insomma, ci siamo stati, con responsabilità, e abbiamo difeso il ruolo del Parlamento e l’efficacia ad esso connessa del sistema democratico perché l’istituzione, purtroppo, è stata scavalcata, è stata esautorata ed il Presidente del Consiglio ha assunto atteggiamenti arroganti e prepotenti parlando di concessioni al Parlamento. Sono stati compressi i diritti costituzionali e sono state limitate le libertà fondamentali e personali, come quella di circolare, quella di manifestare, multe comprese, la libertà religiosa e altro. Decreti del Presidente del Consiglio, task force, direttive, ordinanze, dirette Facebook e televisive: ecco la cifra negativa di una gestione dell’emergenza con l’aggiunta aggravante di un narcisismo autoreferenziale e di un gusto per la spettacolarizzazione e per lo show più da reality che da adesione in rappresentanza di un dramma nazionale qual è quello che l’Italia ha vissuto. Il vizietto degli annunci infondati ha prodotto anche guasti ben più gravi. Cito soltanto alcuni dei tanti esempi: il governo ha creato aspettative e penso al bonus di 600 euro ai lavoratori autonomi che un milione di loro sta ancora aspettando, penso alla cassa integrazione in deroga che non è arrivata; penso ai disabili chiusi in casa senza il bonus promesso, senza la terapia e senza l’assistenza. Penso ai caregiver familiari senza riconoscimento. Tutto questo è l’abuso che il governo ci chiede di sanare e lo farà senza il nostro voto poiché la gestione dell’esecutivo ha una criticità non soltanto politica, ma anche in termini di diritto e di rilievi di incostituzionalità contenuti nei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri che sono andati a limitare delle libertà fondamentali e garantite dalla Costituzione”.
E’ quanto ha dichiarato il vice presidente di Fratelli d’Italia , senatore Isabella Rauti, intervenuta in discussione generale sulla conversione in legge del decreto legge 19.
[Fonte: www.lavocedelpatriota.it]