“Il governo ha il dovere morale di far rispettare i simboli religiosi, e quello che si è verificato al “Gay pride” di Cremona il 4 giugno scorso, è un atto blasfemo; e il vilipendio delle immagini religiose non ha nulla a che vedere con il rispetto dei diritti richiesto dalla comunità LGBTQIA”.
Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Isabella Rauti, responsabile nazionale del Dipartimento di FdI Pari opportunità Famiglia e Valori non negoziabili.
“Durante la parata in questione – sottolinea Rauti – alcuni partecipanti hanno esposto un manichino raffigurante la Vergine Maria, con l’attributo tradizionale dell’aureola, ma ritratta con il corpo tatuato ed il volto vistosamente truccato, nonché vestita con abiti sadomaso e con i seni lasciati scoperti. Si è trattato dell’esposizione di una statua blasfema che ha urtato la sensibilità di milioni di italiani e non soltanto la comunità cremonese dei credenti, anzi, come riportano le cronache locali, ha turbato anche i non credenti”.
“Tale esibizione blasfema della Madonna – aggiunge Rauti – rappresenta un’evidente provocazione, uno sfregio inaccettabile alla religione cristiana e che non ha nessun nesso logico con le motivazioni della parata; anzi l’offesa ai simboli religiosi contraddice la rivendicazione di ogni diritto e gli stessi principi di ‘inclusione e libertà’ invocati dagli organizzatori della parata”.
“La Questura di Cremona sta già indagando per identificare coloro che hanno portato in corteo il manichino travestito da Madonna, atto che ha suscitato la generale indignazione. Mi auguro – conclude Rauti, che sulla vicenda ha predisposto un’interrogazione parlamentare – che le indagini portino ad individuare i responsabili per i quali si configura l’ipotesi di reato di vilipendio di simboli religiosi”.
[Fonte: www.lavocedelpatriota.it]