“Tra le sfide da cogliere c’è quella della sicurezza cibernetica su cui ha un ruolo fondamentale, anche se costituita con ritardo, l’Agenzia italiana di sicurezza destinata, appunto, a fronteggiare le minacce cibernetiche ed a rispondere alle esigenze di una sfida tecnologica globale, in cui la cyber Security è diventata il principale terreno di competizione degli Stati”.
Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia, Isabella Rauti, capogruppo in Commissione Difesa che oggi è intervenuta insieme al collega Prisco, capogruppo FdI nella Commissione Affari Costituzionali della Camera, al Convegno su “Il disordine internazionale a 20 anni dall’11 settembre. Sfide e prospettive per il sistema Paese e la tutela dell’interesse nazionale”, promosso da Confedersicurezza.
“Lo spazio cibernetico nazionale, continua la senatrice di FdI, è un dominio che va difeso dagli attacchi Cyber condotti da attori statuali ma anche da soggetti non statuali che, nella rete globale, con software malevoli (malware) minacciano la sicurezza e rappresentano un nuovo scenario di guerra asimmetrica. L’intero settore ITC può essere così considerato una trincea nello spazio operativo cibernetico e, quindi, un asse strategico per la sicurezza del sistema paese. Non è casuale, infatti, che il ciberspazio venga considerato ora, in ambito NATO, un dominio operativo equiparato a quelli tradizionali (terra, mare, cielo e spazio)”.
“Un altro risvolto di estrema attualità ed importanza, osserva la senatrice Rauti, è quello della pirateria informatica dei dati personali e di quelli sanitari. Sono in aumento gli attacchi cyber e diventa sempre più urgente implementare il Progetto del Polo strategico nazionale (Cloud). Sono stati quasi 5000 tra luglio 2020 e agosto 2021 gli attacchi Cyber stimati dal Viminale, sia ai fini di estorsioni che terroristici”.
“La transizione digitale va accompagnata da un sistema di tutela delle informazioni che garantisca la sicurezza nazionale. La dimensione dello spazio cibernetico, infatti, è cresciuta e con esso sono aumentate le vulnerabilità. Nell’era digitale ognuno di noi è portatore di strumenti in cui il nemico può introdursi, rubando dati. Questo rischio diffuso impone un maggiore impegno nella difesa dello spazio cibernetico e, con esso, del sistema economico e dell’interesse nazionale” conclude la senatrice Rauti.
[Fonte: www.lavocedelpatriota.it]