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La Voce del Trentino.it – Anarchici vs alpini. De Bertoldi al Ministro: «Tutelare gli alpini e i loro valori»

Dopo gli striscioni contro gli alpini alla Facoltà di Sociologia di Trento e i vandalismi contro il negozio “Adunata Store”, il senatore trentino Andrea de Bertoldi (FdI) ha preso posizione netta a sostegno degli alpini e contro i manifestanti anarchici, portando la questione fino a Roma, dove, insieme alla collega senatrice di Fratelli d’Italia Isabella Rauti, ha presentato un’interrogazione diretta ai Ministri della Difesa, dell’Interno, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Partiamo dai fatti. Nella notte tra l’8 e il 9 maggio in via Verdi, a Trento, davanti alla facoltà di Sociologia, sono stati affissi degli striscioni anarchici contro gli alpini, che recitavano, tra l’altro, “Alpini, una faccia da fiumi di vino, un cappello da lago di sangue” e “La rivolta non è un’arma da museo. Sociologia occupata”.

Inoltre, nella stessa notte il negozio “Adunata store”, che espone gli oggetti ufficiali della novantunesima Adunata degli Alpini, in via SS. Trinità, è stato colpito da sassi che ne hanno infranto le vetrine, e alcuni stand e gazebo – posizionati in via Verdi – sono stati tranciati con taglierini.

Nella loro interrogazione, de Bertoldi e Rauti lamentano che “i comportamenti sopradescritti risultano altamente lesivi dell’immagine degli Alpini, il più antico corpo di fanteria da montagna attivo nel mondo, uno tra i più amati dagli italiani, che hanno sempre difeso la patria con valore e sacrifici, dentro e fuori i confini” e chiedono quindi “quali misure il Ministri dell’Interno e della Difesa intendano prendere per tutelare il glorioso Corpo degli Alpini e la loro storia centenaria fatta di valori come la solidarietà, l’identità, l’attenzione al territorio e che tengono ancora insieme l’identità del nostro popolo”.

I senatori definiscono poi “inammissibile il livello di tolleranza delle Istituzioni negli ultimi anni in ordine all’occupazione abusiva di spazi universitari e agli atti di vandalismo che hanno avuto come teatro Trento e come attori esponenti del mondo anarchico e dei centri sociali, tali da indurre il Questore, nel dicembre 2015, a dichiarare che sono personaggi nati, cresciuti e tollerati in questa realtà. Molti sono anche figli della “Trento bene”, con una presunzione d’impunità”.

De Bertoldi e Rauti chiedono inoltre al Ministro dell’istruzione se sia a conoscenza che presso la Facoltà di Sociologia, in via Verdi a Trento, un’aula viene occupata con una certa ripetitività da movimenti anarchici e dei centri sociali contravvenendo al regolamento dell’Ateneo e, in tal senso, lo sollecitano a intraprendere iniziative urgenti per porre fine a simili condotte e per ripristinare la legalità all’interno dell’Ateneo.

Il riferimento è alla consuetudine che vi sarebbe “da anni presso la Facoltà di Sociologia di Trento, di tollerare l’occupazione di un’aula posta in essere da parte di movimenti collegati al locale centro sociale Bruno e al mondo anarchico”.

Tale spazio – continuano i senatori di Fratelli d’Italia – sottratto alla fisiologica attività di studio, funge anche da sede logistica per l’organizzazione di manifestazioni non autorizzate e altre forme di propaganda ideologica che non di rado assumono una dimensione violenta come l’aggressione a gazebo di movimenti politici, atti intimidatori e affissioni abusive…

[Fonte: www.lavocedeltrentino.it]

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