Roma, 13 lug. (LaPresse) – “Il Governo,continua la senatrice di FdI, si dimentica delle famiglie e si limita ad introdurre misure a tempo, qualche mini incentivo e bonus a termine ma si dimostra incapace di una visione di sistema con politiche organiche di sostegno alle famiglie ed alle scelte di maternità e paternità. Ed anche il “Family Act” governativo – condizionato dalle necessità compromissorie all’interno della maggioranza – non rappresenta una risposta adeguata all’emergenza natalità e non costituisce il “piano di salvataggio “ di cui ci sarebbe bisogno per invertire la tendenza negativa ed il declino demografico. La maggioranza è più attenta alle questioni ideologiche che vorrebbero cancellare , dai documenti e dalla cultura sociale, parole come “madre” e “padre” per sostituirle con quelle di “genitore 1” e “genitore 2” , che alle reali esigenze delle famiglie”.“E non è un caso che persino nei continui e roboanti annunci del Governo nonché nelle trattative economiche in corso con l’UE , le politiche per la famiglia siano assenti o declassate al “rango di cenerentole” . Nel post-Covid ,invece, le famiglie dovrebbero ricevere un’attenzione centrale ed al loro sostegno dovrebbero essere destinate buona parte delle risorse del “Recovery Fund”. Ma forse a questa maggioranza immersa nel “presentismo” sfugge persino che , senza ricambio demografico e generazionale , non esiste futuro”, conclude la senatrice di Fratelli d’Italia Rauti. POL NG01 npf 131536 LUG 20
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