Roma, 15 gen. (LaPresse) – “Nella politica del governo non c’è concretezza, non si comprende – ha sottolineato Rauti – quale sia la nostra posizione sulle missioni militari italiane esposte ad un rischio potenziale ed a effetti collaterali, oltre che sulle effettive condizioni di sicurezza dei contingenti. Se gli scenari cambiano, devono cambiare anche le missioni, con nuove regole di ingaggio”.”Abbiamo assistito – ha concluso la Rauti – a colloqui pasticciati con Al Serraj e Haftar, all’ingresso di nuovi protagonisti sullo scenario libico quali la Russia e la Turchia senza riuscire a porci in modo concreto per scongiurare la nostra estromissione sullo scenario libico, e in questo quadro fluido non si riesce a trovare una linea univoca fra le varie voci del governo, compresa quella sul blocco navale, che rappresenta non solo una nostra storica battaglia ma anche l’unica voce che si sia levata in favore di questa ipotesi: ora il governo ci dà ragione ma senza spiegare come intende procedere”. POL NG01 egr 151441 GEN 20
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