Roma, 15 dic. (LaPresse) – “In questa manovra – osserva Emanuele Prisco – ci sono tante tasse e molta burocrazia, non ci sono fondi per le infrastrutture, necessarie per rilanciare l’economia e come volano per il lavoro, invece si continuano a mettere soldi su reddito di cittadinanza per pagare fannulloni, terroristi e spacciatori. Prima questo governo se ne va, meglio sarà per l’Italia”. Per Isabella Rauti, a cui sono state affidate le conclusioni dell’incontro, “questa manovra ‘lacrime e sangue’ è in continuità con i governi di sinistra del passato e porta agli italiani tasse e deficit. Alla manovra manca una visione ed una prospettiva per la Nazione, è recessiva e non promuove le imprese e il mondo del lavoro e non sostiene né le famiglie né il made in Italy. É una manovra che produce l’aumento del debito e una sostanziale crescita zero perché non investe né sulle infrastrutture né sul territorio né sulle professioni e neanche sull’ambiente, considerato che anche su questa ultima questione sono previste solo tasse contro i settori produttivi. Fratelli d’Italia ha elaborato più di una contromanovra, un pacchetto articolato di misure perché un’altra manovra è possibile e Giorgia Meloni l’ha presentata a Bologna il 1 dicembre scorso”. POL NG01 dab 151734 DIC 19
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