“Fratelli d’Italia fa parte della coalizione di Centrodestra che offre una proposta di governo, in Comunità di intenti e nel contesto di una cornice omogenea, che punta a garantire stabilità al Paese dopo il voto del 4 marzo”. Lo ha dichiarato questa mattina Isabella Rauti, candidata al Parlamento alle prossime elezioni politiche nella Lista di Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni, ospite questa mattina, al programma Agorà, in onda su Rai3.
Sulla legge elettorale, Rauti ha sottolineato: “L’abbiamo criticata sin dall’inizio, per l’assenza dei voti di preferenza e perché rischia di consegnare il Paese nuovamente all’instabilità. Non ci dimentichiamo, com’è accaduto in passato, che l’instabilità ha portato il rincorrersi di governi ‘tecnici’ fino ad arrivare a scadenza naturale di legislatura. Il punto è un altro: chi raggiungerà il 40% e darà stabilità al nostro Paese? La nostra coalizione si affaccia alle elezioni con dei numeri che, se sommati, rappresentano l’unico schieramento in grado di raggiungere questo obiettivo. Il centrodestra, che ha un suo programma condiviso di 10 punti, concorda sulla revisione dei trattati europei che stanno strangolando questo Paese e che tutta la coalizione contesta”. Mentre sulla posizione di Matteo Salvini riguardo la Legge Fornero, Rauti ha chiarito: “Fratelli d’Italia parla di una revisione. L’aspetto fondamentale è che questa coalizione ha un omogeneità di vedute politiche in grado di offrire al Paese un programma, mentre le altre sono divise nei programmi e nelle percentuali di consenso”.
E sull’intesa con Berlusconi ha spiegato: “non è la prima volta che ci proponiamo insieme come forza di governo. La destra ha varie anime, Berlusconi rappresenta la destra liberale, io una destra identitaria e sociale ad esempio, ma con radici comuni e un programma per governare”.
Per quanto riguarda il mondo del lavoro e dell’occupazione giovanile, Rauti ha evidenziato: “La questione cruciale è che gli anni di studio aumentano sempre di più e tengono lontani i ragazzi dal mondo del lavoro. Il paradosso è che si richiedono figure professionali giovani ma con esperienza acquisita alle spalle. Sicuramente c’è stato un corto circuito, oggi più che mai è necessario incrociare domanda e offerta”.
Sul tema della sicurezza del territorio, e in risposta al servizio mandato in onda sulle “ronde neofasciste di Primavalle e Ostia a Roma” e della proposta di un sindaco del Veneto di dare armi in dotazione ai vigili urbani: “Un argomento sicuramente delicato. Sì alla figura del poliziotto di quartiere, che già in alcune città esiste. Le persone hanno diritto a vivere sicure nel luogo in cui abitano e dove svolgono la loro quotidianità – spiega Rauti – L’attività delle ronde è una risposta estrema a una domanda giusta, dove la richiesta è la sicurezza. Non possiamo far finta di non sapere che abbiamo abbandonato il controllo del territorio. Come Stato, abbiamo consentito all’immigrato irregolare di vivere nel nostro Paese senza rispettare le regole. Le persone quotidianamente si scontrano con problemi di sicurezza di bambini che devono prendere i mezzi per andare a scuola. La sicurezza deve essere una priorità assicurata ai cittadini, anche e soprattutto per chi vive nelle periferie. Non deve passare il messaggio che le persone, sentendosi abbandonate da chi dovrebbe invece tutelarle, debbano farsi giustizia da soli”