E’ donna, nazionalista, anti-euro, di destra da sempre e vuole le primarie di coalizione. No, non è Giorgia Meloni, che certo risponde al profilo. Si tratta di Isabella Rauti che domenica 8 febbraio ha battezzato un nuovo soggetto politico a Destra, un altro: Prima l’Italia. Figlia e moglie d’arte, la Rauti vuole emulare il modello vincente di Marine Le Pen, anche lei. Il parallelismo tra le due è tracciato su Italia Oggi: entrambe hanno avuto il padre emarginato dagli stessi ambienti della destra istituzionale perché troppo radicali; e come Marine, Isabella vuole cambiare rotta mantenendo lo spirito intransigente e determinato avuto in eredità, ma senza “esasperazioni barricadiere e complottiste del genitore che finivano per allontanare potenziali sostenitori del ceto medio” scrive Italia Oggi.
Il curriculum – La Rauti ha 52 anni, un figlio di 19, un marito ex sindaco di Roma ed ex Ministro. Preside l’associazione di volontariato “Noi x Roma” e la onlus “Hands off women” per i diritti delle donne e contro la violenza. Dimostra una certa trasversalità con un posto nel comitato scientifico della fondazione Nilde Iotti, ma è anche ovviamente nel centro studi e ricerche intitolato al padre. Dal 2013 è stata chiamata da Angelino Alfano al Viminale come consigliere sulle politiche di contrasto alla violneza di genere, sessuale e al femminicidio. Ha fatto il consigliere regionale per il Pdl nel Lazio nei tre anni precedenti.
Meglio soli – Chi pensava che a destra ci fossero già abbastanza soggetti politici, per la Rauti sbaglia. Come già Fratelli d’Italia apre le porte agli ex An in Forza Italia, come Alessandra Mussolini, o quelli rimasti senza casa Adolfo Urso, Andrea Ronchi, Giulia Bongiorno, Fabio Granata, Italo Bocchino, a chi milita in Fratelli d’ Italia perché non ha trovato altro, come Ignazio La Russa e il marito Gianni Alemanno, che non ha fatto mancare il suo intervento alla convention romana. Secondo la Rauti il momento storico per un partito autonomo a destra è quello giusto, anche a livello internazionale: “Prima l’ Italia è l’ inizio di un percorso per creare una casa comune. In molti paesi europei vediamo l’ affermarsi di movimenti populisti e fortemente identitari, primo fra tutti il Front National di Marine Le Pen. Soprattutto, però, credo che il momento sia favorevole perché è evidente a tutti una crisi strutturale del centrodestra che eravamo abituati a conoscere”.
Giorgia stai serena – Anche Giorgia Meloni ha partecipato alla convention, appassionata ha portato il suo saluto, ma con lei la convergenza sarà complicata. La fondatrice di Fratelli d’Italia guarda a un’alleanza con Salvini, secondo la Rauti ancora troppo legato ai limiti della vecchia Lega. Prima l’Italia poi punta tutto sul nazionalismo, il federalismo non è contemplato. E poi c’è la storia delle primarie, indispensabili secondo la Rauti per scegliere la guida della coalizione, alle quali anche lo stesso Salvini deve sottoporsi. Per quanto nutrita sia già la squadra a sostegno della Rauti – c’è anche Francesco Storace e Ignazio La Russa – sembrano escluse velleità di corsa alle prossime regionali. L’appuntamento è a giugno, quando sarà convocata una costituente della destra: “Una grande assemblea – dice Isabella Rauti – per verificare se il dibattito svolto fino a quel momento potrà permettere di dare luogo ad un unico soggetto politico”. Un altro.
[Fonte: www.liberoquotidiano.it]