Roma, 15 mag. – (Adnkronos) – “Solo le istituzioni e la società civile, insieme, possono produrre la necessaria cultura antimafia. Una cultura di legalità e di giustizia che serve a ricordare ai giovani che esiste la cittadinanza e la legalità. Se non ci impegniamo tutti però rischiamo di scivolare ed essere vittime di tutte le mafie”. Lo ha affermato Isabella Rauti, consigliere regionale del Pdl, in occasione della tavola rotonda ‘i Giovani e la mafia’ organizzata al Consiglio regionale del Lazio in occasione del ventesimo anniversario della morte dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
“La mafia ha assunto per decenni un ruolo di anti stato e questo ha consentito anche l’infiltrazione, anche del potere economico e a volte anche politico. – ha aggiunto Rauti – Soltanto un senso di appartenenza, di comunità, di identità molto forti, di giustizia, ci permetterà di uscire e reagire. Bisogna comunicare alle giovani generazioni l’idea di una speranza. Quello che è successo in questo paese deve essere ricordato – ha proseguito – ma deve essere anche percepito come una cosa che si è lasciati alle spalle e che si può sconfiggere giorno dopo giorno, insieme”.
“In questa giornata voglio anche ricordare le 150 donne che sono state uccise dalla mafia. – ha concluso – Esiste una storia femminile spesso non troppo ricordata: esistono le donne vittime di mafia come esistono le donne che hanno subito in silenzio, esistono le donne che hanno avuto il coraggio di denunciare. Per questo un pensiero va oggi anche a loro”.
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