Milano, 24 nov. – (Adnkronos) – Il rispetto si impara a scuola e può prevenire il femminicidio. A mostrarlo sono i primi risultati del progetto RispettaMI, inedita esperienza di prevenzione primaria del femminicidio nelle classi superiori, ideato dall’associazione Alice Onlus di Milano e ora al vaglio del consigliere del ministero dell’Interno per le politiche di contrasto alla violenza di genere, sessuale e del femminicidio, Isabella Rauti.
In concomitanza con la Giornata mondiale contro la violenza di genere del 25 novembre, una ricerca condotta su quasi 400 ragazzi dei licei delle province di Milano e Como conferma che RispettaMI rinforza i fattori protettivi e abbassa quelli di rischio tipici della violenza di genere, sia nei maschi che nelle femmine. “Investire sulla prevenzione è l’unico modo per risparmiare in termini di costi sociali ed economici – evidenzia Stefania Andreoli, psicoterapeuta e presidente di Alice Onlus -, eppure finora ne siamo stati completamente sguarniti”.
RispettaMI consiste in un protocollo operativo fondato sull’uso attivo di giochi psicologici condotti da una mini équipe di due operatori esperti e formati a condurre la classe di adolescenti, con la presenza nel gruppo sperimentale di un bambino sotto l’anno di età in presenza della madre. L’obiettivo ora è estendere il progetto: “Rendere RispettaMI replicabile – conclude Andreoli – significa arrivare prima, partendo dalla costruzione di una cultura del rispetto dell’altro che contrasti gli stereotipi di genere e aiuti i nostri ragazzi a diventare uomini e donne sani ed equilibrati, capaci di relazioni felici e paritarie”.
[Fonte: liberoquotidiano.it]