L’evento a cura del Centro Studi Dino Grammatico
Il 2021 dovrebbe passare alla storia, dopo la terribile diffusione della pandemia legata al Covid-19, come l’anno della ripartenza. Un ruolo attivo è stato svolto, in tal senso, dall’Europa, che sta provando, attraverso il Recovery Plan, a sostenere la «ripresa» e la «resilienza» socio-economica delle singole Nazioni. Ciascuno Stato membro ha dovuto, infatti, presentare un piano incentrato sulle politiche chiave dell’«Unione Europea», quali la «transizione verde» (compresa la «biodiversità»), la «trasformazione digitale», la «coesione economica» e la «competitività», nonché la «coesione sociale e territoriale». La grave crisi potrebbe, pertanto, determinare la nascita di una “nuova” «Unione Europea», che sembrerebbe finalmente procedere, almeno per alcuni aspetti, verso un solidale processo di integrazione, che, nel pieno rispetto della sovranità degli Stati aderenti, già in anni lontani Charles De Gaulle intravedeva nella cosiddetta «Europa delle Patrie». L’auspicio è, ovviamente, anche quello di riservare una particolare attenzione all’area meridionale del «vecchio continente», avvalorando la suggestione di Dino Grammatico, quando sottolineava che «l’Europa senza un Mediterraneo vivo e pulsante sarebbe un’Europa senza anima». Anche per quest’anno, insieme al «Centro Studi Dino Grammatico», ad organizzare l’evento hanno voluto esserci rispettivamente le fondazioni «Nazione Futura», «Tatarella», «Almirante», «Tricoli», «FareFuturo», il «Centro Studi Pino Rauti» e l’ISSPE («Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici»), con il patrocinio della fondazione «Alleanza Nazionale» ed il concorso del gruppo al Parlamento Europeo CRE («Conservatori e Riformisti Europei»). Saranno presenti, dunque, i rappresentanti degli istituti culturali appena citati e con loro numerosi parlamentari (Carolina Varchi, Isabella Rauti, Raffaele Stancanelli, etc..). Mentre il «Premio per la Cultura della Legalità 2021» (ovvero una piccola quercia, che rappresenta il radicamento ai valori legalitari, realizzata in marmo di Custonaci ad opera dello scultore Giuseppe Cortese), verrà assegnato a Tina Montinaro (Presidente dell’Associazione «Quarto Savona 15», che era il nome in codice dell’auto di scorta del giudice Giovanni Falcone), per aver diffuso in giro per l’Italia la «cultura della legalità» in contrasto alla criminalità mafiosa. Per questa edizione 2021 si è voluta riprendere la celebre considerazione di Paolo Borsellino, puntuale figura di riferimento del «Centro Studi Dino Grammatico», in cui ci ricorda che «politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d’accordo». A moderare l’incontro sarà, infine, il giornalista e scrittore Giampiero Cannella. La manifestazione è a numero chiuso per ottemperare alle restrizioni sanitarie, per cui è obbligatorio prenotarsi (fino all’esaurimento dei posti disponibili) ed esibire il green-pass
[Fonte: livesicilia.it]