Roma, 3 ott. (LaPresse) – “Il corto – aggiunge – racconta la metamorfosi in una relazione di coppia: l’uomo da galante e romantico si trasforma in persecutore, la vittima ha paura, ma prende fiducia e sceglie di denunciare alla polizia”. “La violenza domestica, quella che si consuma all’interno di una relazione affettiva è quella più subdola, quella che più difficilmente riconoscibile”, sottolinea. “Il ciclo della violenza – prosegue Rauti – è composto essenzialmente di una spirale di tre fasi: paura, tensione crescente che prelude allo scoppio della violenza che passa attraverso svalutazione; luna di miele, cioè la riappacificazione ‘manda rose e manda regali’; si ricomincia daccapo, circolo vizioso”. (Segue). 032037 Ott 2014
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