Di Eleonora Spagnolo
All’indomani della consegna delle liste dei candidati alla Camera e al Senato, emerge per gli esponenti della politica pontina un cauto ottimismo. Questo perché il Rosatellum, la legge elettorale con cui si andrà al voto delle elezioni politiche il 4 marzo, fa in modo che gli elettori possano esprimere ben poco le loro preferenze: è tutto abbastanza predeterminato dalle segreterie di partito. E infatti, le liste sono dei complicati incastri di nomi in collegi più o meno blindati dove in tanti si sentono con un piede già in Parlamento. Prova ne è che gli stessi collegi maggioritari dovevano garantire la rappresentanza territoriale, ma in diversi casi, di Latina c’è davvero poco e c’è invece molto di romano.
Ciò nonostante nel Parlamento che verrà ci potrebbe essere una nutrita rappresentanza di eletti provenienti dalla Provincia di Latina. Andiamo con ordine. In Forza Italia Claudio Fazzone si candida nel collegio uninominale del Senato e come capolista nel proporzionale sempre a Palazzo Madama. È uno di quei collegi “blidanti”, talmente blindati che nel proporzionale si è garantita un posto anche Maria Rosaria Rossi, fedelissima di Silvio Berlusconi. E poi, in un altro collegio blindato, quello della Camera Sud, c’è Paolo Barelli, romano, presidente della FIN, catapultato a Terracina. Nelle liste proporzionali della Camera, è speranzoso Alessandro Calvi, perché, se anche in terza posizione, i due nomi che lo precedono hanno ampie possibilità di essere eletti in altri collegi dove sono candidati, lasciando così spazio al coordinatore provinciale di Latina. Un po’ la situazione di Nicola Calandrini (Fratelli d’Italia), candidato al proporzionale del Senato al collegio Lazio 2 e Lazio 3, terzo dietro Marco Marsilio e Isabella Rauti. Entrambi potrebbero essere eletti altrove, in particolare Isabella Rauti, che è candidata nel maggioritario di Mantova. A proposito di Fratelli d’Italia, nell’uninominale di Latina per la Camera spicca Giorgia Meloni, anche lei ha scelto un collegio blindato.
È stato posizionato a Frosinone invece Francesco Zicchieri, coordinatore regionale della Lega, e consigliere comunale di Terracina, aspira a un posto alla Camera passando dalla Ciociaria.
Nelle liste di Noi con l’Italia, tra gli aspiranti senatori spicca il nome di Enrico Tiero. È preceduto da Antonio Saccone e Paola Binetti “blidanti” anche loro in due collegi uninominali. Quindi, se Noi con l’Italia superasse la soglia di sbarramento, Enrico Tiero potrebbe raggiungere Palazzo Madama.
Nota sul Movimento 5 Stelle: non c’è Bernardo Bassoli, al suo posto nel listino proporzionale della Camera finisce Raffaele Trano, che punta pure a conquistare anche il collegio uninominale di Terracina. Insomma, fuori uno per metterne un altro che già c’era.
E veniamo al centrosinistra. Nel PD aspira alla rielezione Claudio Moscardelli. Nel collegio uninominale del Senato il suo posto è tutt’altro che blindato, dal momento che lo sfidante si chiama Claudio Fazzone. Moscardelli ha più speranze nel proporzionale del Senato dove è secondo preceduto dalla capolista Monica Cirinnà, esponente nazionale del partito. Aspira a un ritorno a Montecitorio anche Federico Fauttilli, che è evidentemente transitato da Scelta Civica con Monti al Partito Democratico, ma dovrà passare per l’uninominale di Latina e scontrarsi direttamente con Giorgia Meloni.
Liberi e Uguali invece cala gli assi: capolista alla Camera Alfredo D’Attore, al Senato Pietro Grasso. E negli uninominali: si vede l’ex sindaco di Cori Tommaso Conti alla Camera nel collegio di Latina, mentre Maria Rita Manzo da Formia correrà per un posto al seggio di Terracina. Il cisternese Renato Campoli si aggiunge alla competizione nell’uninominale del Senato, dove ci sono già i due Claudio Fazzone e Claudio Moscardelli. Difficile.
Conclusione che vale per tutti: comunque vada sarà un successo.
[Fonte: www.latinaquotidiano.it]