All’evento organizzato dalla prefettura, ha preso parte il consigliere del ministro dell’Interno, Isabella Rauti
La seconda edizione del progetto ‘Il Sangue Rosa. Un’altra vita è possibile’ si è tenuta ieri presso l’Università della Calabria, organizzata dalla prefettura di Cosenza e l’Associazione Nazionale Interculturale Mediterranea. Il progetto, che vede il coinvolgimento di tutte le istituzioni, anche religiose, le associazioni di volontariato e tutti i soggetti interessati al tema, è proiettato a realizzare un’azione sinergica di educazione al rispetto dell’altro e al sostegno delle vittime di violenza.
Nel convegno, moderato dal professor Giancarlo Costabile, docente dell’Università della Calabria, si sono alternati interventi istituzionali e momenti artistici quali esibizioni musicali, video realizzati dai ragazzi di istituti scolastici della provincia – intervenuti in gran numero – un flash mob a cura degli studenti universitari dedicato a due ragazze della provincia cosentina. Particolarmente toccanti sono state le testimonianze dei genitori di due vittime di violenza.
Il prefetto di Cosenza Tomao ha sottolineato il numero sconcertante delle morti per femminicidio – 179 nel solo 2013 – e la necessità di una maggiore partecipazione di tutte le componenti della società peri una efficace azione di prevenzione di tragedie quasi sempre annunciate da riconoscibili violenze quotidiane “sommerse”.
Sulla stessa linea sono state le considerazioni espresse dal consigliere del ministro dell’Interno Isabella Rauti, che ha chiuso i lavori. Rauti ha sottolineato l’importanza di una resistenza collettiva al fenomeno. La violenza sulle donne è un fatto sociale e, pertanto, coinvolge tutti, ha ricordato. Nessuna legge potrà mai riuscire a estirpare un fenomeno così radicato come la violenza sulle donne, se non è accompagnata da una rivoluzione culturale, da un cambio di mentalità e da una necessaria sfida educativa. Deve aumentare – ha concluso la professoressa Rauti – l’attenzione delle famiglie sui figli.
[Fonte: www.interno.gov.it]