Giunta alla sua XIV edizione la manifestazione benefica di raccolta fondi per la ricerca e prevenzione al cancro del seno ha totalizzato circa 60.000 adesioni con la partecipazione di almeno 45.000 persone nella sola ultima giornata, quella della competizione podistica e della passeggiata cittadina. Una domenica all’insegna del rosa come commentato dagli organizzatori della manifestazione, il collaudatissimo staff della Susan J. Komen Italia rappresentato dal Professor Riccardo Masetti che non ha lesinato anche per quest’anno tutta l’energia e l’entusiasmo che da anni fanno della Race for the cure una delle iniziative benefiche di maggior successo con repliche in molte città italiane come Bologna, Bari, Napoli.
Ma torniamo a Roma. Il villaggio del Circo Massimo è stato animato per tre giorni da tanti e colorati stand di sponsor ed ambulatori dell’ospedale Gemelli dove con un po’ di pazienza si poteva accedere gratuitamente a visite specialistiche ed esami radiologici, poiché il senso di questa perfetta macchina organizzativa del tutto volontaria è appunto la prevenzione delle malattie cancerogene, con grande attenzione al tumore del seno che colpisce ogni anno in Italia almeno 11.000 donne.
Volti e storie si sono incrociati. Sorrisi entusiastici di famiglie, bambini a cui non è stato fatto mancare nulla, dagli stand per la merenda ai giochi più disparati sino a spettacoli di magia.
Ad ufficializzare la gara del Circo Massimo tante autorità. In primis il neoministro della Salute Beatrice Lorenzin, accompagnata sul palco della partenza dal Presidente Nicola Zingaretti, il Vicesindaco Sveva Belviso, il Professor Riccardo Masetti, Patrizia Mirigliani, Maria Grazia Cucinotta, Rosanna Banfi, il Presidente del CONI Giovanni Malagò ed altri volti noti e meno noti della politica, dello spettacolo ma soprattutto tanti medici e volontari che sono il cuore pulsante di questo evento atteso tutto l’anno. Al termine della gara, che ha avuto tutta l’aria di una passeggiata per i più esperti ma una grande vittoria con la vita per le donne in rosa che hanno corso dopo aver superato il male oscuro, ho potuto chiacchierare con alcuni partecipanti.
Sign Floriana 300x200La Signora Floriana, maglia rosa, cappellino e tante simpatiche decorazioni con i simboli della Komen Italia mi ha raccontato del suo carcinoma mammario scoperto nel 2006. “Ho fatto prima il quadrante e poi la mastectomia radicale. Ora sto lentamente ricostruendo. Vengo qua sempre molto volentieri perché mi ritrovo insieme a tutte le donne che hanno passato la mia stessa esperienza. Un bellissimo momento il lancio dei palloncini. Alle donne consiglio di seguire sempre e comunque ogni controllo anche di non abbattersi mai, perché le difficoltà si superano. Bisogna reagire nel miglior modo possibile, sempre e comunque.”
Monica Mancini, titolare di una palestra (Fit 4 you in zona Eur, ndr) e lei stessa istruttrice di fitness, Monica Mancini1 200x300ha scelto per la quarta volta di trascorrere una domenica con Race portando con se sua figlia Eleonora di 10 anni. “Per lei ma soprattutto per me stessa e le donne che frequentano la mia palestra, non smetto mai di dire quanto sia importante il rispetto di se stessi a partire dalla cura del proprio corpo. Tenere in salute il proprio corpo significa fare una prima prevenzione o quanto meno allontanare le possibilità di sviluppare un cancro. Race for the cure dà un messaggio potente ed efficace in tal senso ed è travolgente come il fiume di gente che oggi ha invaso il Circo Massimo.”
Tra gli sponsor e le aziende che hanno collaborato gratuitamente, anche Federfarma ha fornito il proprio contributo allestendo una stazione mobile per il monitoraggio dei valori della glicemia e della pressione arteriosa. Il Dott. Francesco Armato: “E’ il quarto anno che Federfarma Roma partecipa alla manifestazione. Misuriamo la glicemia ed il livello della pressione arteriosa. Siamo partner della Komen ma solo dallo scorso anno abbiamo iniziato a fare i monitoraggi. Quest’anno abbiamo eseguito più di 2000 monitoraggi in tre giorni, dalla pressione ,al controllo della glicemia. Molte persone scoprono qui di essere ipertesi o di avere livelli di glicemia problematici.”
Con la creatività che gli conviene, tanti ragazzi e giovani studenti hanno partecipato sfoggiando cartelloni e decorazioni che li rappresentassero. Un gruppo di studenti della Facoltà di Scienze Infermieristiche della Università La Sapienza di Roma ha scelto di partecipare alla corsa con la loro divisa e portando uno striscione con su scritto “In divisa ma mai divisi!”. Ho così raccolto una dichiarazione di una studentessa: “Essere qui è un dovere come futuri infermieri che sono all’inizio del proprio percorso di studi e di approccio a malattie tanto gravi come il cancro al seno. Il nostro motto è quello descritto nello striscione con cui abbiamo voluto presentarci. Come infermieri vogliamo essere uniti e vincere la lotta al cancro!”
Tante le emozioni anche sul palco che dopo le esibizioni di zumba, canti e balli visto alternarsi tutti i protagonisti della macchina organizzativa assieme ai brand ed agli sponsor che da anni collaborano con la Komen: Johnson & Johnson, Federfarma, Henkel, e poi ancora molte aziende che hanno promosso le iscrizioni come Ferrovie dello Stato, Wind Telecomunicazioni, Almaviva.
Il professor Masetti, con l’energia e l’entusiasmo che caratterizzano da 14 anni la sua attività nella Susan J. Komen Onlus, ha voluto ricordare le donne che non ce l’hanno fatta e ribadito l’assoluta necessità di fare della diagnosi precoce un vero obbligo morale. Ha auspicato che il numero di donne in rosa , colore attribuito a coloro che hanno superato o stanno combattendo un cancro, possa diminuire sensibilmente nel giro di 10 anni. Parole toccanti anche quelle delle madrine della manifestazione, le attrici Rosanna Banfi e Maria Grazia Cucinotta.
La prima alla domanda su come il cancro avesse cambiato la sua vita ha così risposto: “La mia vita è cambiata in meglio. Molte donne in rosa lo sanno. Siamo state fortunate, sembra assurdo dirlo ma abbiamo una marcia in più adesso. Siamo amiche, sorelle, siamo tutte una famiglia. E’ strano dire una cosa del genere, non si può ringraziare una malattia, non si deve, però ci ha dato una forza!!!
Così la seconda: “Race for the Cure fa parte della mia vita. Dopo 12 anni ritrovarci qui e vedere sempre più gente mi dà un emozione che mi carica tutto l’anno…Grazie per essere qui, per non far sentire da sole le donne in rosa che ormai fanno parte della mia famiglia!
Anche il console inglese Christopher Prentice ha voluto dare un messaggio dal palco del Circo Massimo, con il suo : “Gambe in spalla e continuiamo a tingere Roma ed il mondo intero di Rosa” ha sostenuto il messaggio di chi ce l’ha fatta. Anche per Isabella Rauti è stata una domenica speciale: “una festa di famiglia, che ha radunato donne che hanno sconfitto il cancro e lo sport momento di inclusione sociale”.
La sua associazione “Noi per Roma” ha poi provveduto a riordinare il Circo Massimo perché Roma ed il suo ambiente vanno amati più che mai.
Viva lo sport, viva la prevenzione, forza rosa e viva la vita nel segno dell’impegno a costruirla in salute!
Tutti i dettagli sulle altre manifestazioni Komen Italia sono disponibili a questo link www.raceforthecure.it
[Fonte: www.mondoliberonline.it]