Percorso:

Mozione – Atto di sindacato ispettivo n. 1-00304 – Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19

Atto n. 1-00304 (procedura abbreviata)

Pubblicato il 9 dicembre 2020, nella seduta n. 280
Esame concluso nella seduta n. 283 dell’Assemblea (16/12/2020)

BERNINI , ROMEO , CIRIANI , MALAN , TOSATO , RAUTI , VITALI , AUGUSSORI , LA RUSSA , CRAXI , ALDERISI , MANGIALAVORI , BINETTI , SACCONE , FERRO , PEROSINO , CAUSIN , PAGANO , TIRABOSCHI , MESSINA Alfredo , GALLIANI , GALLONE , MALLEGNI , MASINI , RIZZOTTI , BATTISTONI , PAPATHEU , FLORIS , MOLES , AIMI , RONZULLI , CALIGIURI , SERAFINI , MINUTO , BARBONI , GASPARRI , PAROLI , DAMIANI , BARACHINI , CALIENDO , LA PIETRA , BALBONI , MAFFONI , URSO , BARBARO , GARNERO SANTANCHE’ , SALVINI Matteo , CALDEROLI , RIPAMONTI , PISANI Pietro , PILLON , SAVIANE , BERGESIO , NISINI , BRUZZONE , URRARO , FUSCO , ARRIGONI , PIZZOL , SIRI , CANDIANI , SAPONARA , ALESSANDRINI , LUCIDI , VALLARDI , RICCARDI , IWOBI , PELLEGRINI Emanuele , MONTANI , CENTINAIO , BORGONZONI , CANDURA , CORTI , DE VECCHIS , RUFA , MARIN , FERRERO , LUNESU , FREGOLENT , DORIA , BRIZIARELLI , PERGREFFI , RIVOLTA , PUCCIARELLI , CASOLATI , VESCOVI , TESTORIl Senato,

premesso che:

il decreto-legge 2 dicembre 2020, n. 158, ha introdotto ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 maggio 2020, n. 35, recante “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19”, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, recante “Ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19”;

sia nel decreto-legge n. 158 (art. 1, comma 2) che nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 (art. 1, comma 4), è previsto che “dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato, nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, e nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 è vietato altresì ogni spostamento tra comuni, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune, ai quali si applicano i predetti divieti”;

appare estremamente complesso, data la moltitudine di differenze territoriali e le specificità proprie di una società avanzata come quella italiana, individuare principi che riescano a sintetizzare tutte le esigenze dei concittadini;

da più parti vengono sollevate perplessità, in difesa dei cittadini che abitano nei centri più piccoli e che si sentono discriminati rispetto agli abitanti delle grandi città a causa dell’impossibilità di muoversi anche solo di pochi chilometri, talvolta metri, per favorire eventuali ricongiungimenti familiari;

la libertà è uno dei principi su cui si fonda ogni democrazia dell’Occidente;

considerato che:

il Parlamento, nonostante i ripetuti appelli giunti dalle massime autorità dello Stato per un suo maggiore coinvolgimento e visto il sistematico ricorso ad atti di rango secondario quali i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, non ha potuto svolgere le prerogative proprie previste dalla Costituzione;

diversi presidenti di Regione lamentano, anche in questa occasione, l’assoluta mancanza di concertazione nelle scelte adoperate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri;

molti concittadini segnalano estrema preoccupazione circa l’impossibilità di raggiungere i propri cari per le festività natalizie specie se anziani, disabili o genitori separati, evenienza questa che impedirebbe di tutelare un aspetto fondamentale che è il benessere psicofisico delle persone più fragili;

in Italia vi sono poco meno di 8.000 comuni, molti hanno dimensioni minori di un quartiere di una grande città come Roma, Milano o Napoli e distano molti chilometri l’uno dall’altro specie se ubicati in aree montuose;

gli spostamenti per le giornate del 25 e 26 dicembre e del 1° gennaio sono stati limitati ai soli comuni di residenza o domicilio a prescindere dalla vastità territoriale o composizione morfologica del territorio e non considerando che sul territorio nazionale ve ne sono migliaia privi di qualsiasi attività commerciale;

il Parlamento, impegnato non solo con l’esame del disegno di legge di bilancio ma anche nella conversione di quattro decreti-legge “ristori”, potrebbe trovarsi nell’oggettiva impossibilità di procedere alla conversione del decreto-legge n. 158, determinando criticità evidenti e pericolose rispetto alla sospensione delle libertà fondamentali costituzionalmente garantite,

impegna il Governo:

1) a modificare la scelta dell’ambito territoriale di libertà di spostamento nella sola giornata del 25 dicembre da quello comunale a quello provinciale o di area metropolitana, permettendo altresì a Regioni e Province autonome di emettere ordinanze in deroga per aree specifiche nei propri territori di competenza;

2) a prevedere in ogni caso, pur nel rispetto del principio di precauzione e di massima tutela della salute pubblica, la possibilità di derogare ai limiti di spostamento imposti, nel caso di ricongiungimento familiare con persone anziane, persone affette da disabilità o di figli con genitore separato.

[Fonte: www.senato.it]

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