Atto n. 1-00350
Pubblicato il 5 maggio 2021, nella seduta n. 323
BINETTI , FEDELI , FEDE , BONINO , RAUTI , UNTERBERGER , GUIDOLIN , PIANASSO , MASINI
Il Senato,
premesso che:
la pandemia da COVID-19 ha causato fino ad oggi oltre 3 milioni di vittime in tutto il mondo;
molte aree del pianeta, in particolare quelle a più basso reddito, rischiano di essere escluse dalla distribuzione dei vaccini, che sono al momento l’unico strumento per arginare la pandemia ed uscire dall’emergenza sanitaria;
ricordato che:
dal 24 al 30 aprile 2021 è stata celebrata la settimana mondiale delle vaccinazioni, decisa dall’assemblea dell’Organizzazione mondiale della sanità nel 2012;
a distanza di due giorni, dal 26 aprile al 2 maggio 2021, si è tenuta la sedicesima edizione della settimana europea delle vaccinazioni;
sottolineato che:
la comunità internazionale ha attivato il meccanismo globale “COVAX”, di cui l’Unione europea è tra i maggiori contributori, e si è data l’obiettivo di assicurare a tutti i Paesi, in particolare ai Paesi a basso e medio reddito, l’accesso ai vaccini contro il COVID-19;
l’Organizzazione mondiale della sanità è impegnata in prima linea nell’opera di vaccinazione aperta a tutti, e sta portando avanti la campagna “#VaccinEquity”, ribadita in occasione della giornata mondiale della sanità il 7 aprile 2021, “Per un mondo più giusto e più sano”,
allo scopo di conseguire l’obiettivo di una maggiore distribuzione dei vaccini contro il COVID-19 il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha invitato le case farmaceutiche produttrici dei vaccini anti COVID-19 alla temporanea rinuncia ai brevetti;
rilevato che:
le statistiche riferiscono di poco più di un miliardo di dosi di vaccino anti COVID-19 somministrate nel mondo;
le vaccinazioni sono in massima parte concentrate nelle aree più ricche del pianeta, avendo i Paesi ricchi, con il 15 per cento della popolazione mondiale, acquistato il 60 per cento della produzione mondiale di vaccini;
la vaccinazione contro il COVID-19 deve necessariamente realizzarsi a livello mondiale, poiché il ritardo nell’immunizzazione anche di un solo Paese potrebbe portare, come purtroppo sta già avvenendo, alla circolazione o alla mutazione del virus con danno per l’intera umanità;
l’attuale distribuzione si prospetta del tutto inadeguata dal momento che con le risorse attuali il programma COVAX, se i produttori dovessero rispettare le consegne, consentirebbe di vaccinare solo il 20 per cento degli abitanti dei Paesi a basso e medio reddito;
nella comunità internazionale è aperta la discussione, nell’ambito dell’accordo TRIPs (Agreement on trade-related aspects of intellectual property rights), sulla possibilità di sospendere i diritti di proprietà intellettuale su vaccini e medicinali;
ricordato inoltre che:
il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, in più occasioni nei mesi scorsi ha ribadito che i vaccini devono essere un bene pubblico globale accessibile a tutti, ovunque, e che l’equità dei vaccini è una prova morale di solidarietà globale, ribadendo l’impegno delle Nazioni Unite a garantire che vengano prodotti e distribuiti vaccini sufficienti per tutti;
numerose personalità internazionali hanno rivolto un appello agli Stati perché i vaccini contro il COVID-19 siano resi accessibili a tutti; anche papa Francesco, in occasione della festività pasquale, ha chiesto di mettere la salute dell’umanità al di sopra di ogni cosa, superando le leggi del mercato e dei brevetti,
impegna il Governo ad operare, anche a livello europeo e d’intesa con i singoli Stati membri, per l’affermazione del principio universale del diritto alla vaccinazione e a tal fine ritiene necessario che:
1) il programma COVAX sia dotato di maggiori risorse, tali da consentire ai Paesi di tutto il mondo di ricevere le necessarie dosi di vaccino contro il virus COVID-19;
2) si possa giungere ad una temporanea sospensione dei diritti di proprietà intellettuale sui vaccini contro il COVID-19;
3) in ogni caso, tali diritti di proprietà intellettuale sui vaccini contro il COVID-19, anche se previsti dall’accordo TRIPs, attraverso misure adeguate e proporzionate, non siano di ostacolo alla capillare distribuzione dei vaccini in ogni parte del mondo, in modo da raggiungere chiunque ne abbia bisogno;
4) vengano agevolati accordi tra case produttrici dei principali vaccini esistenti e aziende farmaceutiche, in particolare nei Paesi a basso e medio reddito, tali da consentire una maggiore e più agevole produzione e distribuzione dei vaccini;
5) si realizzi un’effettiva cooperazione sul piano economico e scientifico tra i governi e gli Stati, sul piano bilaterale e multilaterale, che consenta di vaccinare in breve tempo l’intera popolazione mondiale contro il COVID-19.
[Fonte: www.senato.it]