Roma, 08 apr – (Nova) – Al corso partecipano militari italiani di tutte le forze armate e dell’Arma dei carabinieri e frequentatori stranieri appartenenti a forze di polizia, forze armate e personale dei ministeri degli Affari esteri, provenienti da 12 Paesi europei. La sottosegretaria Rauti ha sottolineato la novita’ e l’importanza del corso per l’introduzione della prospettiva di genere come chiave interpretativa “dei conflitti armati dell’epoca post-bipolare e come lettura nella pianificazione e nella condotta delle operazioni, in considerazione che i conflitti hanno una diversa ricaduta sugli uomini e sulle donne, sui bambini e sulle bambine. L’adozione della prospettiva di genere – come ricorda la Risoluzione 1325 delle Nazioni Unite su ‘Donne, pace e sicurezza’ – puo’ e deve rivestire un ruolo chiave nella risoluzione dei conflitti e nella fase di ricostruzione ma anche nella prevenzione. Lo sforzo culturale da compiere e’ continuo, affinche’ la prospettiva di genere – ha concluso Rauti – non sia marginalizzata e settoriale, ma diventi, come intende la Difesa, di sistema, nei processi di costruzione di pace e nel mantenimento di stabilita’ e sicurezza”. (Rin)
NNNN
NOVA0321 3 POL 1 NOV EST INT
- Biografia
- Senato della Repubblica
- Quattro anni in Senato
- Interventi in Aula Senato
- Question Time
- Commissione Difesa
- Commissione diritti umani
- Comm. inchiesta femminicidio
- Comm. biblioteca e archivio
- DDL
- DDL prima firmataria
- Interrogazioni
- Interrogazioni prima firmataria
- Mozioni
- Mozioni prima firmataria
- Inchieste parlamentari
- Interpellanze
- Intergruppi parlamentari
- UIP Italia – Paesi Baltici
- Comunicazione
- Multimedia
Social network
Ministero della Difesa