Roma, 15 mag – (Nova) – Rauti, poi, prosegue: “E lascia sconcertati la schizofrenia di coloro che fanno diagnosi puntuali del crollo demografico ma alla prova dei fatti, non si dimostrano consequenziali. Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, ad esempio, non si e’ riservato alla natalita’ ed alla famiglia il ruolo di essere una delle sei missioni del Recovery ne’ si sono investite risorse adeguate per un piano nascite e gli asili nido. Per non parlare del vergognoso inganno dell’assegno unico universale per ogni figlio, previsto nel Family act per gennaio 2021, poi slittato al 1 luglio prossimo, con l’approvazione unanime della misura sia alla Camera che al Senato, ma che in realta’ non arrivera’ fino a gennaio 2022, e nel frattempo interverra’, forse, una ‘soluzione ponte’, indefinita nella
quantificazione e nelle modalita’ di erogazione. Ci auguriamo – conclude la senatrice – che i risultati degli Stati generali ottengano l’attenzione che meritano e che determinino un salto di qualita’ nell’azione politica del governo e nel confronto sui temi della famiglia e della natalita’”. (Com)
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