Roma, 31 lug – (Nova) – Per il sottosegretario Rauti “la missione in Somalia ha avuto anche un grandissimo valore umanitario; si interveniva per restituire una speranza al popolo somalo ridotto alla fame e stremato dalla guerriglia interna. Anche in questa missione di peace keeping – come in tutte le nostre missioni internazionali – ci siamo impegnati come costruttori di pace e di stabilita’. Esiste un modello tutto italiano di cooperazione civile e militare che ci contraddistingue per l’empatia e la professionalita’ con cui i nostri militari entrano in contatto con le popolazioni, riuscendo ad interpretarne i bisogni. Anche questo approccio rende le missioni internazionali uno strumento forte di indirizzo della politica estera”. “La sicurezza dei nostri uomini e donne e’ una priorita’”, ha detto Rauti riferendosi al contingente italiano impegnato in Niger, “Quello che sta accadendo in Niger e’ il segno evidente della guerra ibrida che si combatte sullo scacchiere internazionale. L’Africa e’ fondamentale per ogni futuro scenario e dobbiamo rivolgere a questo continente un’attenzione rispettosa e strategica”.
(Com)
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