Roma, 21 mag – (Nova) – “Adottare un punto di vista di genere come richiede la dottrina Nato – ha sottolineato Rauti – significa valutare preventivamente le politiche migliori e piu’ rispondenti ai reali bisogni della popolazione civile. Se la prospettiva di genere diventa il punto di vista principale, le politiche saranno ancora piu’ attagliate a territorio, genere, eta’ e condizioni e quindi piu’ funzionali alla ricostruzione, alla resilienza ed alla sicurezza. Questo e’ l’approccio italiano nel fare peace keeping”. Per Rauti, “anche in vista dell’impiego dello strumento militare per il 2023 che vedra’ i nostri militari presenti in ben 43 missioni con una media di circa 7.500 unita’, uno degli obiettivi sul quale dobbiamo puntare e’ quello di inviare piu’ donne in missione perche’ sono un valore aggiunto”. Rauti ha poi espresso “solidarieta’ al ministro della Famiglia Eugenia Roccella, alla quale e’ stato impedito di presentare il suo volume ed esprimere la sua opinione al Salone del Libro, a causa della contestazione sguaiata di un drappello di esagitati. Ero presente al Salone, impegnata nello Stand della Difesa, quando si e’ verificato questo episodio violento e trovo deprimente che un luogo dedicato alla cultura, dove dovrebbe regnare il confronto democratico, venga offeso e tradito da simili atti di intolleranza. Sappiano i contestatori che cosi’ facendo delegittimano le idee di cui si fanno portavoce”, ha concluso. (Rin)
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