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Nova – Ue: Ciriani-Rauti (Fd’I), no maggioranza a Draghi in Aula su Consiglio europeo incomprensibile e grave

Roma, 24 feb – (Nova) – Secondo il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Luca Ciriani, e il vicepresidente vicario, Isabella Rauti, “e’ incomprensibile e grave che la maggioranza abbia votato contro la richiesta di Fratelli d’Italia, che voleva che il presidente Draghi riferisse in Parlamento sul Consiglio europeo di domani e venerdi’. Una decisione – proseguono i due parlamentari in una nota – che ha impedito a tutti gli italiani di conoscere quale sia la posizione del governo riguardo la strategia vaccinale da adottare in Europa e in Italia, di cui peraltro non c’e’ alcun riferimento nell’intervento fatto dal presidente Draghi nel corso del dibattito sulla fiducia al governo la settimana scorsa. Infatti, il prossimo Consiglio Ue ha in agenda l’autorizzazione, la produzione e la distribuzione dei vaccini, temi che, specie in questo momento di rallentamento della nostra campagna vaccinale, rivestono un’importanza cruciale per il futuro del nostro Paese”. Ciriani e Rauti aggiungono: “Non sfuggira’ che un’efficace strategia vaccinale puo’ avere un impatto decisivo sia sul piano sanitario e sia su quello economico. Ridurre il contagio puo’ finalmente consentire di avviare un’ordinata e controllata politica di aperture e di ritorno alla normalita’, che altrimenti sarebbe impossibile. Il rifiuto della maggioranza, e anche di chi finora aveva sempre ritenuto che prima di un Consiglio europeo il presidente del Consiglio dovesse riferire in Parlamento, ha impedito a tutti gli italiani di sapere che cosa intenda fare il governo e quale contributo di idee voglia offrire all’Europa in tema di vaccini. Senza contare – concludono i due esponenti di Fd’I – che il preventivo coinvolgimento del  Parlamento sarebbe stato un apprezzabile segno di discontinuita’ rispetto al precedente governo, che ha sempre mostrato una certa insofferenza al confronto parlamentare. Insomma, un’occasione persa che ci convince ancora di piu’ che l’opposizione patriottica era l’unica scelta giusta da fare”. (Com)
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