Omniroma – Africa, Rauti (Pdl): donne fattore di pace e sviluppo

(OMNIROMA) Roma, 08 NOV – “Il Senegal rappresenta una delle più grandi sfide del futuro per la sostenibilità ecologica e per il raggiungimento della giustizia sociale. La mostra fotografica, a cura di Yasmina Barbet e realizzata dalla Onlus Fai in Senegal e dall’ Associazione francese Natangué-Sénégal, conferma il ruolo fondamentale che le donne svolgono nella vita quotidiana e nei processi di sviluppo, come agenti di pace e di democrazia. La mostra fotografica non è solo un reportage ma racchiude in sé il vissuto di volontariato, cooperazione e passione di tutte le associazioni che l’ hanno promossa”. Così in una nota il consigliera regionale del Lazio, Isabella Rauti, all’inaugurazione della mostra fotografica “Il nostro Senegal”, allestita presso la Sala degli Atti Parlamentari della Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini” a Roma. “Ho sottoscritto fin dal principio la campagna “l’ Africa cammina con i piedi delle donne”, terminata con il recente conferimento del premio Nobel della Pace 2011 a due donne africane ed una yemenita e questo è l’inizio di un processo di riconoscimento internazionale”, ha proseguito Rauti.
“Rafforzare nel mondo la percezione dell’ importante contributo femminile per la crescita dei Paesi emergenti, come appunto quelli africani, è anche l’obiettivo del documentario “African Women”, realizzato da Stefano Scialotti con il patrocinio morale del Consiglio Regionale del Lazio e recentemente proiettato al Festival Internazionale del Cinema di Roma e vincitore del Premio WWF. Il documentario non é didascalico né serioso ma serio e allegro, – aggiunge – e ci mostra donne agguerrite, determinate e in marcia. Il mondo occidentale dovrebbe globalizzare i diritti umani, i diritti delle donne e delle persone prima che i mercati”.
“Le donne sono il perno delle società africane – conclude Rauti – e ogni contributo istituzionale e di volontariato è essenziale per rafforzare il processo di pace e di sviluppo di cui le donne sono portatrici e custodi”.